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Albula, al via le operazioni di carotaggio in mare


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sono partite questa mattina, venerdì 14 marzo, le operazioni di carotaggio della sabbia in corrispondenza della foce dell’Albula. Il pontone “Duilio”, attraccato nel pomeriggio di ieri al porto di San Benedetto del Tronto, ha iniziato i lavori propedeutici alla riqualificazione della foce del torrente.

Durante la mattinata l’imbarcazione ha effettuato in differenti punti dello specchio acqueo diversi prelievi di campioni cilindrici di sabbia, chiamati in termine tecnico “carote”, che poi verranno analizzati dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche (Arpam) per verificare se fisicamente e chimicamente compatibile con la destinazione prevista dal progetto.

La sabbia infatti dovrà essere spostata e costituire il riempimento dello spazio che si creerà tra la scogliera radente di protezione di viale delle Tamerici e l’attuale viabilità. Il progetto prevede infatti la realizzazione di due scogliere: una andrà a costituire un “pennello” che, dalla sponda sud del torrente, si svilupperà per circa 160 metri verso il largo, l’altra sarà posta a ridosso della radice del molo sud. La funzione principale di queste scogliere sarà la difesa della costa dalle mareggiate e il miglioramento della qualità delle acque in prossimità della foce.

Ci vorranno circa 60 giorni per conoscere i risultati delle analisi della sabbia. Successivamente, previo rilascio delle autorizzazioni di Regione e Ministero dell’Ambiente, si procederà all’escavo di circa 9.000 metri cubi di sabbia che saranno poi riposizionati. Salvo imprevisti, i lavori potranno iniziare ad ottobre 2014 per concludersi necessariamente entro marzo 2015, così come concordato con gli organi regionali per non danneggiare l’habitat del rospo smeraldino, specie protetta presente lungo l’alveo del torrente, e ovviamente per non andare a creare problemi alla stagione estiva.

I lavori di riqualificazione e rinaturalizzazione del Torrente Albula verranno finanziati con parte dei 2.400.000 euro fondi erogati dal Ministero dell’Ambiente. Ricordiamo che l’altra parte, circa 700.000 euro, sono stati spesi per realizzare i lavori della pista ciclabile in via Manara mentre 200.000 euro sono stati destinati alla prosecuzione della pista fino a via Piemonte.

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