MARCHE – I sei anni di crisi economico-finanziaria, di cui quattro di recessione, hanno generato criticità per l’economia reale e un continuo incremento del ricorso da parte delle aziende alle diverse forme di cassa d’integrazione salariale guadagni. Allo stesso tempo si sono create nelle Marche sinergie virtuose tra le Istituzioni, le parti sociali e i privati, per mantenere la coesione sociale della comunità marchigiana e trovare soluzioni che alleggeriscano il peso della crisi sopportato dalle fasce più deboli. Un esempio in tal senso è il protocollo per IL SOSTEGNO AI LAVORATORI ED ALLE IMPRESE NELLE SITUAZIONI DI CRISI sottoscritto oggi dal presidente della Regione Gian Mario Spacca, Roberto Ghiselli – Segretario Generale Cgil, Stefano Mastrovincenzo – Segretario Generale Cisl, Graziano Fioretti – Segretario Generale Uil, Paola Bichisecchi – Direttore Confindustria Marche, Gino Sabatini – Presidente Cna, Salvatore Fortuna – Presidente Confartigianato, Massimiliano Polacco – Direttore Confcommercio, Ilva Sartini – Direttore Confesercenti, Paolo Pelosi – Direttore Agci. Adolfo Giampaolo per Casa CLAII e, per gli istituti di credito, Agostino Sebastiani per Banca Marche, Corrado Mariotti – Presidente Ubi-Bpa, Rolando Nocchi – Responsabile Commerciale Creval, Tiziano Spiller per Veneto Banca, Luigi Silvestri – Vice Presidente Bcc, Giorgio Ciabatti per Monte dei Paschi di Siena.
Il presidente Spacca, illustrando le finalità dell’accordo e sottolineando l’impegno di tutte le parti coinvolte per agevolare lavoratori e famiglie in difficoltà, ha ricordato anche l’enorme sforzo della Regione in questi anni per mantenere la coesione sociale, messa a dura prova da 4 anni di recessione: “Le misure che il governo nazionale adotta ora come sostegno al reddito, la Regione Marche le pratica dal 2004 – ha affermato – verso tutti i cittadini che hanno un reddito basso e che sono stati esonerati dall’addizionale regionale IRPEF (circa il 55% della popolazione). Perchè la coesione economico-sociale resta un obiettivo primario dell’azione di governo regionale anche in questo 2014 che, nonostante dia lievi segnali di ripresa,resterà un anno pesante. Un disegno fondamentale di cui fanno parte altre misure determinanti, come la riduzione di 280 milioni di capacità di spesa regionale per trasferirli ai Comuni o ancora le misure anticrisi di cui hanno beneficiato 100 mila lavoratori ( 1 mld di euro) o gli esoneri dai ticket sanitari (144 mila esoneri), ma non trascuriamo la politica attiva del lavoro, per esempio con il Prestito d’onore regionale (4,5 milioni di euro) con cui sono state create 976 nuove imprese da parte di giovani, in gran parte donne. Proseguiremo quindi con la collaborazione di tutti e con forte determinazione a stare a fianco a lavoratori e imprese, a fare quanto è possibile perche la coesione non sia erosa dalla recessione.”
Nell’intesa (che rinnova i contenuti di un accordo sottoscritto nel 2009 e nel 2012) vengono stabiliti i casi e le modalità con cui le banche firmatarie anticiperanno un assegno mensile ai lavoratori in cassa integrazione, in attesa dell’erogazione dell’Inps.
Sono ancora tantissimi i lavoratori che dovranno usufruire di tale strumento. A tale proposito l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti ha lanciato un appello al governo sulla questione degli ammortizzatori sociali in deroga, affinchè si trovi l’intera copertura finanziaria per il 2014. “Infatti 1 miliardo e 700 milioni previsti ad oggi non sono sufficienti. Inoltre, i 400 milioni assegnati alle Regioni, di cui 11,7 alle Marche, servono per coprire in parte le esigenze ancora del 2013. Confidiamo quindi ci sia un ulteriore stanziamento oltre al miliardo e 700 stanziato, per dare respiro ai lavoratori e alle PMI, spina dorsale della nostra economia.”
Nonostante nel corso del tempo siano notevolmente migliorate e velocizzate le procedure di concessione delle indennità, restano alcune situazioni in cui si registrano ritardi nei tempi di erogazione ai lavoratori. A ciò si aggiungono le difficoltà, in particolare di quest’ultimo periodo, dovute ad un afflusso di risorse da parte del Governo Nazionale verso le Regioni non più fluido e continuo ma, anche a causa della carenza delle risorse stesse, discontinuo,che non consente una programmazione organica. Da qui la necessità di sopperire alle difficoltà con uno strumento di accordo operativo tra Regione e parti sociali. Un modello sperimentato, che ha già prodotto buonissimi risultati ed ha permesso di erogare le indennità ai lavoratori in Cig senza soluzione di continuità, grazie alle banche che hanno dimostrato un impegno importante sull’iniziativa ed una forte disponibilità a dare un contributo per aiutare i lavoratori e le imprese marchigiane. Al 31 dicembre 2013 gli anticipi delle Banche (in base al precedente protocollo) erano stati oltre 2.000. Nei primi mesi del 2014 l’utilizzo è in crescita.
Nell’accordo – che sarà in vigore fino al 31 dicembre 2014 ed è prorogabile per altri 12 mesi – vengono sanciti anche gli obblighi e le procedure per la restituzione dell’anticipo. Inoltre, viene stabilita la possibilità di sospendere il pagamento dei ratei (che verranno posticipati) dei mutui per i lavoratori in cassa integrazione che ne facessero richiesta.
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