Il Vescovo Bresciani con alcuni dipendenti Roland
ACQUAVIVA PICENA – Il 31 marzo del 2014 è stato l’ultimo giorno di produzione della Roland Europe di Acquaviva Picena, una delle aziende più floride e produttive dell’intera Diocesi, ubicata lungo la valle del torrente Albula.
Come noto, la chiusura è dovuta alla concentrazione dell’attività in Giappone, nazione di questa importantissima multinazionale del comparto musicale.
In esclusiva, noi dell’ancora siamo andati a visitare lo stabilimento durante il suo ultimo giorno. Gli scaffali sono vuoti, Luca a passo lento sta per lasciare con la normalità di sempre il suo posto di lavoro.
La chiusura di questo stabilimento porta via con sé un unione tra dipendenti e superiori mai vista in una grande azienda, ma soprattutto un disagio per quelle persone che questa realtà l’hanno vista crescere, ma anche nascere, gettando sotto lo sguardo rinascimentale della Rocca le basi per brevettare nuovi prodotti. E’ il caso di Luigi Brutti, autore del brevetto della fisarmonica digitale.
“Una scelta, quella di chiudere lo stabilimento sinceramente non molto felice per quello che possiamo giudicare noi dal punto di vista sia tecnico sia musicale. Perché questo (la fisarmonica digitale, ndr.) è uno strumento che ha radici profonde in Italia e vediamo veramente con grossa difficoltà che possa essere spostato da un punto di vista produttivo all’Estero”, sono le parole di Brutti.
A causa di questa chiusura, 150 persone perderanno il posto di lavoro. Una brutta tegola per quelle famiglie che grazie alla Roland hanno trovato quella sicurezza economica tanto sognata. Riportiamo la testimonianza di Romina Rossi, sindacalista.
“Lo stato d’animo è di quelli peggiori. Abbiamo cercato in tutti i modi di salvaguardare e tutelare i lavoratori. A noi quello che è interessato è soprattutto creare le fondamenta perché qualcuno abbia voglia di reinvestire su queste risorse e sul capitale umano. Persone in grado di fare il massimo e grazie al grande lavoro che è stato fatto in questi anni. L’imprenditore c’è, c’è qualcuno che ha voglia d’investirci, noi per primi ci mettiamo in gioco”, sono le parole della Rossi.
Per l’ultimo atto della Roland Europe, sono arrivati anche Don Alfredo Rosati, parroco di San Niccolò di Acquaviva e il nostro Vescovo mons. Carlo Bresciani, a testimonianza del grande abbraccio della nostra Chiesa Truentina a questa realtà produttiva.
“Il senso della mia presenza qui questa sera è quello di portare la solidarietà della Chiesa a questi operai che stanno tremando un po’ per i loro posti di lavoro.
Devono chiudere l’azienda per la quale hanno dato tutta la loro energia, tutta la loro intelligenza, tutta la loro creatività.
E’ anche portare un segno di presenza della Chiesa, ma anche la benedizione del Signore perché il futuro non sia nero.
Nel futuro si possono aprire delle speranze di continuazione del loro lavoro e soprattutto perché le loro famiglie possano continuare a godere dell’aiuto che chi lavora può portare, perché la loro dignità di lavoratori venga salvata. Mi auguro con la mia benedizione di poter tornare presto a benedire la ripartenza di quest’azienda”: Sono le parole del nostro Vescovo.
Con le parole del nostro Vescovo Carlo, siamo arrivati alle ore 17.00 del 31 marzo 2014. L’ultimo carico di strumenti per il Giappone è stato inserito nel container.
Tutto è vuoto e i cancelli si chiudono, ma fortunatamente c’è qualche speranza.
Una speranza denominata Maurizio Sorbi, il quale porrà il suo contributo, affinché lo scorrer lento e inesorabile del cancello, possa in futuro riaprirsi per il bene comune dell’economia diocesana e le fisarmoniche digitali made in Acquaviva, possano suonare festanti in tutto il mondo.