VERONA – Un riconoscimento alla tradizione e all’innovazione che sa legarsi al territorio. Sono le motivazioni alla base del conferimento del Premio Cangrande 2014 alla Cantina Di Ruscio: un’azienda nota da più di cinquant’anni, nella provincia di Fermo, per la produzione e la commercializzazioni di vini locali. Il riconoscimento è stato conferito oggi, a Verona, in apertura della 48a edizione del Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e dei distillati che richiama, nella città scaligera, i principali operatori del settore a livello mondiale. Le Marche hanno segnalato l’azienda di Campofilone, alla quale lavorano tutti i componenti del nucleo familiare. L’assessore all’Agricoltura, Maura Malaspina, ha consegnato il premio nel corso della cerimonia di conferimento presso il Centro congressi di Verona Fiere.
“La motivazione del premio Cangrande – sottolinea l’assessore Malaspina – sta proprio nel continuo percorso di inserimento delle giovani generazioni che, all’interno della storia cinquantennale della stessa, ha caratterizzato il percorso dell’azienda, promuovendo un continuo cambiamento e una crescita costante dell’attività, senza mai dimenticare la tradizione e il territorio. Da questo punto di vista i Di Ruscio rappresentano un esempio della vitalità della vitiviticoltura marchigiana che sa crescere ed espandersi guardando al futuro, partendo dalla salda esperienza delle tradizioni e del passato per migliorare la qualità e la genuinità del prodotto”.
L’azienda Di Ruscio ha una capacità produttiva annuale che varia tra i 15.000 e i 20.000 ettolitri di vino, valore mutevole per via del rispetto rigoroso della filosofia aziendale: fornire un vino di qualità a un prezzo compatibile con le esigenze del mercato. Sin dalla produzione, la Cantina si differenzia da molte altre realtà locali: il titolare ed enologo Mario Di Ruscio, infatti, segue in maniera capillare la fase di coltivazione delle uve in vigne di alta qualità che producono frutti accuratamente selezionati da vari viticoltori della zona. Produttori che negli anni sono fidelizzati e stimolati all’accrescimento dei valori enologici grazie alle nozioni fornite dalla famiglia di riferimento. In bottiglia o sfusa, la produzione aziendale spazia dal Pecorino alla Passarina, dal Verdicchio al Rosso Piceno.
Il premio “Cangrande per i Benemeriti della Vitivinicoltura” dal 1973 premia i grandi interpreti del mondo enologico italiano. È un prestigioso riconoscimento che viene assegnato seguendo le indicazioni degli assessorati regionali all’Agricoltura che segnalano quanti, con la propria attività professionale o imprenditoriale, abbiano contribuito e sostenuto il progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione e del proprio Paese. I nomi di questi professionisti e imprenditori premiati vanno ad arricchire un Albo d’Oro composto da personalità che hanno fortemente contribuito alla crescita del sistema viticolo ed enologico italiano, tanto da farne un modello di riferimento internazionale.