Nel 2013, la quota di persone con oltre 11 anni che bevono alcolici in Italia è pari al 63,9%, mentre dieci anni fa era al 68,7%.
A rilevarlo è il Report 2013 dell’Istat su “Uso e abuso di alcool” pubblicato oggi. I dati segnalano una tendenza alla diminuzione del consumo sia su base annua (confronto 2012), sia su base decennale (periodo 2003-2013). Mentre nei dieci anni cresce il consumo di alcool occasionale (dal 37,6% del 2003 al 41,2% del 2013), questo è diminuito negli ultimi dodici mesi (dal 42,2% al 41,2%). Scende in maniera rilevante il consumo giornaliero (dal 31% al 22,7% dal 2003 al 2013). In definitiva – commenta Michele Contel – segretario generale dell’Osservatorio permanente giovani e alcool, osserviamo “il drastico calo occorso nel periodo 1970-2000 che vede i consumi di bevande alcoliche scendere del 33% circa”. “La tendenza dei dati italiani – afferma Enrico Tempesta, presidente del Laboratorio scientifico dell’Osservatorio – evidenzia l’efficacia delle politiche alcologiche esistenti e l’attenzione crescente dei servizi sanitari e degli operatori verso le popolazioni a rischio. Con riferimento ai giovani e giovanissimi è necessario insistere su politiche di prevenzione”. “Sarebbe utile – conclude Tempesta – attivare una rete di operatori di strada che nelle aree delle movide aiutino i giovani a contenersi e a fronteggiare le conseguenze di certi eccessi”.

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