Di Teresa Maloni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Martedì 8 aprile il Vescovo Carlo ha incontrato il personale dell’Ospedale Madonna del Soccorso per un momento di riflessione e per gli auguri di Pasqua.
L’incontro si è svolto presso la Sala Convegni dell’ospedale dove erano presenti gli operatori sanitari degli uffici e i Padri Sacramentini di San Benedetto del Tronto.
Il nostro Vescovo Carlo si è soffermato su “cosa significhi farsi gli auguri di Pasqua nell’ambito sanitario”.
Il senso della vita di Gesù è stato quello di lottare contro il male.
Il male fisico, per quanto sia grave, è sempre minore del male morale, è sempre minore della cattiveria che c’è dentro l’uomo, infatti Gesù molto spesso collega la guarigione fisica con il progresso nella vita spirituale. Perché?Perché la salvezza dell’uomo sta in tutta questa completezza.
Quello che si fa in ospedale è partecipare all’opera di salvezza di Gesù.
Guarire una malattia e andare contro quel male che affligge l’uomo. Questo è quello che Dio vuole.
Quello che si fa nell’ospedale, anche senza saperlo, va in questa direzione, verso una partecipazione all’opera di salvezza dell’uomo.
Qui c’è la nobiltà del lavoro che viene svolto, nelle varie missioni è un’opera collettiva che riesce bene se ognuno fa la sua parte.
Il Vescovo si è poi soffermato sul significato della frase: “Buona Pasqua”.
Vescovo Carlo: “Che voi tutti partecipiate bene a quest’opera in modo che coloro che usufruiscono della vostro servizio possano sperimentare un pezzo autentico di quell’amore che è l’amore di Dio per l’uomo.
L’amore di Dio per l’uomo è la Pasqua che passa anche attraverso di voi.
Augurarvi buona Pasqua ha a che fare con augurarvi che il vostro lavoro abbia un buon successo, che portiate avanti tutta questa vostra opera a servizio dell’uomo.
Cercare di curare al meglio!
Il Vescovo ha poi affermato: “La vostra opera è l’opera che si completa nella resurrezione di Cristo. Questo è il senso della Pasqua che auguro a voi, perché abbiate a continuare e perché chi entra qui dentro possa trovare persone amiche, benevoli e sorridenti che l’aiutino ad affrontare un periodo difficile della vita, la malattia.
Se abbiamo vicino persone amiche, persone che sanno accostarci con un certo atteggiamento, la malattia resta malattia, il periodo difficile resta difficile, ma ci sentiamo meno soli e possiamo sperimentare anche qui un piccolo aspetto della vicinanza di Dio che si fa prossimo ad ogni uomo nel suo bisogno e cerca di aiutarlo.”
Al termine dell’incontro con il personale sanitario, è seguito l’incontro con medici e pazienti per la Santa Messa in cappellina. Infine, dopo la celebrazione, il Vescovo si è recato personalmente a salutare stanza per stanza tutti i pazienti portando loro i suoi auguri di Buona Pasqua.