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Gli scout dell’Acquaviva Picena 1 e Monteprandone 1 hanno rivissuto l’Haggadah di Pesach

 

Di Luca Iannone

SCOUT – Nei giorni di sabato 12 e domenica 13 aprile le comunità R/S dei gruppi Scout Acquaviva Picena 1 e Monteprandone 1 hanno deciso di vivere insieme un’esperienza particolare in preparazione alla Settimana Santa: l’Haggadah di Pesach.
Il termine “Pasqua” deriva dalla parola ebraica pesach che significa “passare oltre, oltrepassare” e che, quindi, ricorda il racconto dell’Esodo sull’angelo sterminatore che “oltrepassa” le case degli Ebrei, segnate con il sangue dell’agnello, e uccide invece i primogeniti d’Egitto. In perfetto stile scout, zaino in spalla, i ragazzi hanno raggiunto a piedi Casa Emmaus dove hanno iniziato la preparazione dei cibi che avrebbero poi mangiato durante la cerimonia (pane azzimo, erbe amare, agnello). Il rito della cena, guidato da Don Matteo Calvaresi, è stato ricco di prospettive, di aneliti religiosi di alto valore, un’alternarsi di simboli, salmi e preghiere spesso molto profonde, piene di aspettativa messianica, di salvezza non solo terrena.

La riscoperta del Sēder e dell’Hāggadāh da parte di noi cristiani è una cosa nuova: sappiamo infatti come lungo la storia ci siano state grosse incomprensioni anche riguardo a questo momento festivo importante sia per gli Ebrei che per i Cristiani ed i ragazzi, tutti alla loro prima esperienza del genere, ne sono rimasti piacevolmente affascinati. Quale migliore occasione inoltre per capire meglio quello che Gesù ha fatto nell’ultima cena, quando ha istituito l’Eucarestia?

La domenica è stata poi anche l’occasione per animare la Santa Messa presso la Cappellina all’interno dell’ospedale e portare l’augurio di una Santa Pasqua accompagnato da un ramo d’ulivo benedetto ai pazienti dei diversi reparti.

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