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Il testamento spirituale di Alessandra Amabili con il desiderio di andare in Paradiso

GROTTAMMARE – Qualche settimana fa, a causa di un male incurabile, ci ha lasciato a soli 38 anni, Alessandra Amabili.

Alessandra, madre affettuosa, moglie rispettosa, figlia adorata che il Signore ha voluto con se troppo presto, che lascerà un ricordo incancellabile fra tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla per le sue qualità, per la sua forza interiore, per il suo coraggio e resterà sempre viva nei nostri cuori.  Ora è tra le braccia di Dio e da lassù darà conforto ai suoi cari e a tutti coloro che le hanno voluto bene.

Riportiamo una parte del testamento spirituale di Alessandra, denominato “Voglio andare in Paradiso”.

Alessandra, consapevole del fatto che le sue forze si stavano esaurendo e che l’incontro con il Signore era ormai prossimo, non ha cessato mai d’invocare il Suo perdono, e non si è mai risparmiata di accogliere e consolare con il suo sorriso e la sua parola ciascuna persona che a lei si è accostata…

Queste parole sono scaturite dal cuore di Alessandra, in diversi momenti. In genere, dopo aver ricevuto la Comunione si esprimeva con parole che non erano dettate da sapienza umana…

Rivolta al suo confessore: “Mi devo confessare perché io voglio andare in paradiso; l’unica cosa che voglio veramente è il Suo perdono e che mi porti in paradiso!”

“Voglio parlare con tutti, faccio bene? Bisogna prepararli, no?”

La necessità che le premeva tanto, condivisa più volte a tutti, era che la sua famiglia e ciascuno di noi fossimo preparati e attaccati alla fede al momento del distacco da lei:

“Tu devi parlare a tutti. Alle ragazze digli di non giudicare Dio, di non essere arrabbiate con Lui, che Lui è buono e che ha fatto tutte cose belle per noi…. che anche quando non capiamo lui è sempre buono e fa tutto per il nostro bene… non si devono chiedere il perché, devono saperLo lodare… Di a tutti che IL MISTERO DELLA GLORIA DI DIO PASSA ANCHE ATTRAVERSO LA MALATTIA, che io non so perché ha scelto me, ma è bene così….. che lui ha fatto tutto per noi e che ha fatto tutto bene e tutto bello. Sai molti non capiscono, ma noi più che capire dobbiamo amare. Digli di amare il Signore che non delude, poi tu gli spiegherai.” “E come?” “Così come ti ho detto. Digli che voglio tanto bene a tutti e che Dio gli vuole più bene ancora”.

 

Più volte ha ripetuto: “Non dovete essere arrabbiati con il Signore… non so perché ha scelto proprio me, non continuate a chiedervi il perché… il perché logora soltanto… Lui fa bene ogni cosa”.

Durante uno di questi momenti, mentre parlava già da un po’, si volta verso una figlia, la guarda: “Sei imbronciata? Ma sei Arrabbiata?… Con chi sei arrabbiata?”

“Con il Signore, mamma, e tanto!”

“Ti capisco, qui dentro siamo tutti un po’ arrabbiati, sei piccola e hai bisogno di mamma ed io vorrei tanto restare con voi…. Ma il Signore non fa mai male, il Signore è buono, se vuole in un’ora passa tutto…. Preghiamo certo, ma senza pretesa…. Perché dobbiamo dire sia fatta la Sua Volontà che a volte non è uguale alla nostra, ma è quella buona…. Mi prometti che non ti attacchi alla rabbia?…. perché solo il Signore ti potrà consolare!”

Nel salutare e salutare i suoi adorati zii uno per uno, Alessandra ha colto il cuore di ciascuno di loro trasformandolo in tesoro per ogni persona presente e non…. Ne riportiamo alcuni tratti:

“…Per me sei stato un esempio per come hai lottato per il tuo matrimonio che non è stato una passeggiata… bisogna lottare per il proprio matrimonio… perché si cade, si fanno errori, tutti sbagliamo, ma sempre ci si rialza, si ricomincia con l’aiuto del Signore” “Vi ringrazio perché con voi mi sono divertita tanto, non ho mai sofferto di essere figlia unica”.

 

E raccontando di sé: “non dovete perdere tempo, quando incontrerete l’uomo della vostra vita riconoscerete subito che è l’altra meta della mela… così è stato per me con babbo, avevamo paura di dire subito a tutti che volevamo sposarci… ci prenderanno per matti – ci dicevamo- ma tanto una volta più o una meno cosa cambia?…. il Signore ci ha guidato in ogni passo…”

“… ma che c’ha Mari, che c’ha Noemi, che c’ha Marta, che c’ha Chicco, che c’ha Lety? Pensate voi quanto si può preoccupò nostro Padre Celeste, ancora di più….. ecco perché c’avete tante persone che vi vogliono bene, tante persone, mamma andrà in cielo, spero che mamma andrà in cielo, io lo spero….. vi guarderà e proverà a guidarvi un po’, cercherò di guidarvi un po’… se prendete una strada un po’ storta, un po’ sbagliata io ci proverò…. questo non significa che dovete essere perfette, impeccabili o che non dovete mai sbagliare….. l’errore c’è per tutti, chi è che non sbaglia, quello che importa, bambine mie, è stare vicino al Signore…. Questo importa e poi se arriva l’errore si recupererà, chi è che non sbaglia? Chi sta fermo, ma chi sta fermo non vive e chi non vive è morto. Noi non siamo morti, noi siamo un popolo in cammino verso la vita eterna, okey?

Quindi non siamo chiamati ad essere vivi, non a stare lì, bigotti, con la pancia piena, ad aspettare che tutto ci arrivi così… noi siamo chiamati a vivere, a rendere gloria a Dio ogni giorno per quello che Lui ci da, per quello che Lui ci da, okey?

Poi amori miei io vi devo dire una cosa, quando io avevo la vostra età e sono entrata in comunità (Neo Catecumenale), avevo sempre paura di tutto, la paura un po’ ti frena, non ti fa essere libero, non ti fa essere te stesso, no? Voi dovete essere voi stesse, dovete essere vive, tranquille, sapete perché? Perché voi prima di essere figlie di Marino e Alessandra siete figlie di Dio, voi siete figlie di Dio… essendo figlie di Dio siete forti, avete una marcia in più, c’è un’elezione su di voi che vi porterà ad essere speciali, non migliori! …Essere figli di Dio non significa essere migliori, ma speciali sì!, perché avete una marcia in più perché sempre nella vita saprete che c’è qualcuno nel cielo che pensa a voi: c’è Dio e la vergine Maria che nella terra si rispecchiano in tante persone, quindi mi dovete promettere che non vi sentirete mai sole, mai! Dovete essere certe di una cosa, che nel momento in cui fisicamente mamma non ci sarà più ma spiritualmente sì…. Voi avrete nel cuore la certezza che su queste persone che restano potrete sempre contare… nessuno mai si tirerà indietro a darvi una mano, nessuno! Ne sono certa!….

Nel momento in cui arriverà il distacco, che mamma verrà chiamata dal Signore, io non posso dire di no… adesso per esempio mi fa tanto male la gola, non capisco perché, un goccetto d’acqua, sì, grazie!… quando il Signore chiama dobbiamo essere pronti, sono pronta io… adesso mi confesserò, chiederò perdono al Signore… e sarà oggi? Sarà domani? Sarà dopodomani? Questo non lo possiamo sapere, certa è una parola, che il Signore è fedele, il Signore è fedele e voi dovete essere tranquille, fiduciose, non dovete pensare mai male di Dio, mai!…. mai che il Signore fa male le cose, il Signore fa bene tutte le cose, tutte le cose! Certo che è difficile pensare che il Signore è buono quando una mamma va in cielo, ma voi non vi fate rubare mai questa certeza, non ve la fate rubare mai, okey?”

“Aggrappatevi alla preghiera, aggrappatevi alla Chiesa! La chiesa è madre…. Mi piacereppe conoscere il nuovo Vescovo, credi che verrebbe? Non voglio che mi dica niente né è per sapere chissà cosa, ma solo per conoscerlo, per pregare.

Io so che il Signore passa e quando passa Egli prende e prenderà me, voglio essere pronta: IO VOGLIO ANDARE IN PARADISO, MI CONFESSI?

Nicolas Abbrescia: