di Alexandra Cameli
RIPATRANSONE – È stato un momento intenso e coinvolgente quello della rievocazione della Passione di Gesù Cristo vissuto venerdì nella nostra Parrocchia “Madonna di Fatima” di Valtesino di Ripatransone. I nostri Gruppi dei Giovani e del Post Cresima ha incentrato la Via Crucis di quest’anno, svoltasi lo scorso Venerdì 11 Aprile, sul tema della “Fratellanza”.
Ad ogni stazione si è voluto associare un gesto, semplice ma carico di significato, e un simbolo che con l’aiuto delle riflessioni e delle preghiere preparate dai ragazzi ci hanno permesso di rendere ogni momento della Passione di Cristo più coincidente con la nostra stessa vita, trovando una corrispondenza nelle azioni e nelle relazioni del nostro quotidiano che spesso ci sfugge inconsapevolmente.
È il caso, ad esempio, della stazione che ci parla del Cireneo che aiuta Gesù a portare la Croce e che i ragazzi hanno voluto simboleggiare con una collana e con il gesto del tenersi sotto braccio gli uni gli altri a formare una collana, rappresentando in tal modo la possibilità che è data ad ogni uomo di farsi prossimo all’altro, di stringersi all’altro per sostenerlo nella sua difficoltà. La fratellanza umana trova così la sua espressione più tangibile formando una vera e propria catena umana di sostegno, vicinanza e conforto, oggi giorno di fondamentale e vitale importanza per la nostra società.
Ancora, a simboleggiare la terza caduta di Gesù, un elmetto e un’arma da guerra seguiti dal gesto dello scambio della pace, per ricordarci quanto sia facile cadere nella trappola dell’odio e della guerra e come attraverso un gesto di pace si possa ristabilire una relazione e un rapporto fraterno e contrastare sentimenti distruttivi.
La stazione che ci ricorda come Gesù venne spogliato dalle sue vesti è stata interpretata dai ragazzi in maniera suggestiva richiamando il cristiano a spogliarsi di tutte le tecnologie che oggi permeano la vita quotidiana e che possono, suo malgrado, offuscare le relazione reali da vivere con i fratelli. Telefoni cellulari sempre più tecnologici, social network e sms stanno pian piano e sempre più sostituendo momenti di dialogo, di emozioni e di confronto tra le persone. Il gesto significativo scelto dai giovani è quello di staccare una spina elettrica come a dire: “Voglio tornare ad assaporare la gioia di rapporti umani più diretti e personali”.
L’ultima stazione è stata corredata da un momento davvero sentito e toccante, quando i ragazzi hanno fatto volare nel cielo una lanterna accesa in ricordo del caro Luca Carboni, loro coetaneo e carissimo amico che la scorsa estate è volato nella braccia del Padre. Gli sguardi di tutti i presenti uniti in preghiera per Luca hanno seguito la lanterna accesa che s’innalzava in cielo fino scomparire pian piano.
La comunità tutta, unità per pregare insieme, per ringraziare il Signore del dono del fratello, per ripercorrere con la Passione di Cristo la strada che porta alla sconfitta del peccato ed alla Vittoria della Vita sulla morte, ha vissuto venerdì scorso un percorso che ha fatto riflettere molto sulla chiamata che Gesù rivolge ad ogni cristiano, quella di renderci ogni giorno testimoni operosi dell’Amore di Dio.