REGIONE MARCHE – Nelle Marche la stagione balneare 2014 inizia il 1 maggio e termina il 30 settembre. Lo ha stabilito la Giunta regionale che ha confermato il periodo di balneazione già individuato negli anni precedenti e adottato il Piano di sorveglianza algale. L’adempimento è necessario per rafforzare i controlli sulla qualità delle acque e attuare le eventuali misure di salvaguardia della salute pubblica. La Regione deve individuare i tratti marini dove è possibile la balneazione. I controlli vengono effettuati dall’Arpam (Agenzia regionale per la protezione ambientale), mentre gli interventi di divieto della balneazione o di ripristino della salubrità delle acque vengono adottati dai Comuni costieri interessati. Complessivamente l’82 per cento della costa marchigiana, lunga oltre 180 chilometri, è utilizzabile per scopi balneari. La restante parte è interdetta perché ospita strutture portuali o per vincoli amministrativi e di legge. Sulla base delle rilevazioni quadriennali 2010-2013, che hanno determinato la nuova classificazione 2014, il 92% delle 247 aree dove sarà possibile la balneazione presenta una qualità delle acque classificata come “eccellente” o “buona”, il 2% come “sufficiente”, mentre solo nel 4,5% la balneazione è interdetta. La rilevazione riguarda i 23 Comuni costieri marchigiani e i 7 degli invasi artificiali di Borgiano, Castreccioni e Fiastra dove è possibile la balneazione. “I dati del 2014 confermano che il mare, nelle Marche, è una risorsa e una garanzia di qualità per quanti le sceglieranno per trascorrere un periodo di vacanza. Ne sono garanzia anche le 18 Bandiere blu della nostra costa. Con l’Arpam e in sinergia con tutti gli Enti locali siamo impegnati a garantire una stagione balneare all’insegna della tutela dei bagnati e del mare pulito – afferma l’assessore all’Ambiente, Maura Malaspina – La sorveglianza sarà massima in quanto le avverse condizioni meteo dell’anno, contraddistinte da una piovosità superiore alle medie stagionali, possono ancora interferire con la qualità delle acque riversate in mare”.