SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Venerdì 25 aprile alle ore 18, presso lo Chalet Club 23, Alessandro Marzo Magno presenterà il libro “Il genio del Gusto”. L’evento sarà patrocinato dal Comune di San Benedetto del Tronto ed organizzato dal Club “Gli incorreggibili ottimisti” in collaborazione con la Bibliofila. Converserà con l’Autore, Pasquale Bergamaschi, con Mimmo Minuto come coordinatore.
Alessandro Marzo Magno, veneziano, laureato in Storia veneta all’Università di Venezia, vive e lavora a Milano. È stato per dieci anni caposervizio esteri del settimanale «Diario». Ha pubblicato tra l’altro La guerra dei dieci anni. Jugoslavia 1991-2001 (2001), Piave. Cronache di un fiume sacro (2010), Atene 1687. Venezia, i turchi e la distruzione del Partenone (2011).
IL LIBRO
Il cibo italiano per eccellenza? La pizza, verrebbe da dire, oppure la pasta. Leggendo Il genio del gusto dovremo forse ricrederci, e scoprire come la nostra cucina sia stata in grado di accogliere lavorazioni e ingredienti da tutto il mondo per reinventarli e farli propri, costruendo attorno al cibo una cultura originale e una identità collettiva. Si svelano così le origini sorprendenti dei grandi protagonisti della gastronomia italiana: veniamo a sapere che la pasta ha origini arabe, che la pizza era preparata già dagli antichi greci, e che quando facciamo colazione al bar con caffè e croissant assaporiamo una bevanda turca accompagnata a un dolcetto che simboleggia la bandiera ottomana. Perché la cucina è sempre contaminazione, e migliora viaggiando e incontrando il diverso. La grandezza del genio italiano è stata – ed è ancora – nel reinterpretare l’esotico, mescolarlo col casalingo e poi diffonderlo in tutto il mondo: la forchetta arriva a Venezia da Bisanzio ma è dall’Italia che si diffonde per il resto d’Europa; i bufali giungono in Campania e nel Lazio dall’Asia e poi la mozzarella conquista tutti i continenti; il barolo diventa il vino dei re e la produzione di prosecco si sta avvicinando a quella dello champagne. Ma Alessandro Marzo Magno racconta anche storie di innovazione e coraggio imprenditoriale tutte italiane: il carpaccio, inventato nel 1963 da Giuseppe Cipriani fondatore dell’Harry’s Bar a Venezia; la macchinetta per il caffè espresso, nata dall’inventiva di un fonditore di alluminio che osservava la moglie fare il bucato; e la Nutella, il cui primo barattolo uscì dalle linee della Ferrero, ad Alba, il 20 aprile 1964, esattamente cinquant’anni fa. Il genio del gusto descrive così in che modo il mangiare italiano è riuscito a conquistare il mondo, imponendosi ovunque come sinonimo di qualità, di benessere e di autenticità.
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