RIPATRANSONE – Nell’ambito delle manifestazioni ripane, il Cavallo di Fuoco, costituisce sicuramente la ricorrenza più attesa e sentita da tutta la cittadinanza ma anche dai tanti turisti che accorrono ogni anno per farne parte.
Le sue origini sono documentate dal 1682. Lo storico Filippo Rotigni narra che nella notte del 10 Maggio un “maestro dei fuochi venuto d’Atri”, cavalcò un cavallo carico di fuochi d’artificio con il quale girò per la piazza “buttando razzi” o “altra materia incendiaria”. La leggenda popolare racconta infatti che mentre si festeggiava il solenne anniversario dell’arrivo del Simulacro della Madonna di San Giovanni, il maestro dei fuochi felice e soddisfatto dei buoni affari decise, allontanandosi da Ripatransone sulla groppa del suo destriero, di lanciare in aria i petardi rimasti.
Lo spettacolo di un cavallo scoppiettante piacque così da tanto ai cittadini che l’anno seguente lo riproposero a sorpresa.
Da quel momento la tradizione non fu più abbandonata, nei secoli subì evoluzioni e cambiamenti fino a giungere alla creazione di una sagoma di Cavallo realizzata in legno ricoperta di lamiera su di un carretto e trainato da alcuni uomini.
Oggi il Cavallo nella sua imponenza è lungo ben 3 metri e pesa 2,5 quintali.
La Manifestazione nel 2011 ha potuto godere del grande riconoscimento che lo ha elevato a “Patrimonio d’Italia” da parte del Ministero per il Turismo. Il premio, unico per le Marche, fu assegnato ad una manifestazione che venne definita: “espressione della capacità di promuovere il turismo e l’immagine nazionale e di valorizzare la storia e la cultura del territorio con un’interpretazione adeguata ai tempi d’oggi”.
Sin dal 1976 lo spettacolo è finanziato dalla Banca di Ripatransone Credito Cooperativo mentre l’organizzazione spetta da sempre alla Confraternita Madonna di San Giovanni, tra le più antiche presenti a Ripatransone nonché eletta nel 1991, Personalità giuridica ecclesiastica.
La realizzazione tecnica spetta alla ditta Alessi Events Srl azienda leader in Italia nella fabbricazione, progettazione e realizzazione di spettacoli pirotecnici che garantisce prodotti di elevata sicurezza con effetti speciali di assoluta originalità.
Le vie del centro quindi, infiammate dall’incedere del Cavallo, assisteranno anche quest’anno all’evento pirotecnico-folkloristico ricco di fascino e che più di ogni altro si distingue per il suo sano approccio al divertimento nel completo rispetto della tradizione. Evocativi ed attuali risuonano i versi composti nel 1824 dal maestro di Eloquenza nel Seminario ripano Don Giovanni Olivieri dedicati all’avvenimento: “Esce in campo indomabile Corsiero che leggier fra la turba si mesce e più tutti l’evitan, più cresce il suo ardor i fuggiaschi a inseguir. […]”.
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