ROMA – Al via la XV Assemblea nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, mercoledi 30 aprile con una veglia dal titolo quanto mai attuale “Speranza nella precarietà”. Arriveranno a Roma, presso la Domus Pacis, 800 delegati provenienti da tutte le diocesi d’Italia, compresa la nostra, insieme a 250 uditori e ben 80 ospiti provenienti da diversi Paesi, non solo europei. Compito dei delegati eleggere il nuovo Consiglio nazionale dell’Associazione per il triennio 2014/2017, proprio qui si sperimenta appieno e si realizza l’indole democratica dell’Ac, in quanto è proprio qui che i responsabili a tutti i livelli, con background socio-culturali e associativi differenti, hanno l’opportunità di confrontarsi per tracciare le linee progettuali che orienteranno il cammino futuro dell’Azione Cattolica e di esercitare il proprio diritto di voto per eleggere coloro che saranno chiamati a ricoprire cariche direttive per il prossimo triennio.
Il tema: “Persone nuove in Cristo Gesù. Corresponsabili della gioia di vivere”, è stato condiviso già fin dalle assemblee ai vari livelli, i lavori della XV assemblea seguiranno le diverse direttrici tematiche: dalla dimensione dell’incontro, il dialogo tra le generazioni, l’attualità della “scelta religiosa”, al servizio alla “città” e al paese, allo sviluppo del Forum internazionale di Ac (Fiac) e il ruolo insostituibile degli assistenti. Un impegno vissuto nello stile del Concilio Vaticano II, come laici fedeli e corresponsabili della vita e della missione evangelizzatrice della Chiesa, sulle orme di papa Francesco che chiama a vivere la gioia del Vangelo.
“L’Assemblea nazionale dell’Azione Cattolica – sottolinea il Presidente Franco Miano – non è solo un appuntamento di rilevante valenza spirituale, ecclesiale, culturale e sociale. È un segno di impegno e una testimonianza di amore alla Chiesa e all’Italia che l’Azione Cattolica continua a dare. Una feconda possibilità di costruire ponti anziché abbatterli, di creare legami anziché scioglierli, di fare comunità anziché distruggerla. Insieme, e non da soli».
Mons. Mansueto Bianchi, nuovo assistente ecclesiastico generale dell’Ac: «L’Azione Cattolica, per la sua storia, per il suo radicamento popolare, per la sua passione educativa, per l’autentica laicità che la distingue, per la capillarità di presenza e di servizio alla vita delle Parrocchie e delle Diocesi, vuole rappresentare una strada maestra verso questa nuova identità di Chiesa, pulitamente evangelica ed autenticamente popolare. Il nostro sguardo e il nostro servizio è rivolto al Santo Padre, ai vescovi che presiedono e guidano il cammino delle Chiese particolari in Italia, a tutte le comunità cristiane di cui siamo parte attiva e significativa».
I lavori assembleari saranno presieduti da Emilio Inzaurraga, Presidente nazionale Ac Argentina e Coordinatore Segretariato Fiac. È prevista la partecipazione del card. Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, del card. Angelo Bagnasco, Presidente della Cei e arcivescovo di Genova, mons. Nunzio Galantino, Segretario generale della Cei e vescovo di Cassano allo Jonio, mons. Domenico Sigalini, presidente della Commissione episcopale per il laicato e vescovo di Palestrina, Paola Dal Toso, Segretaria generale della Cnal.
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