di Chiappini Janet e Sprecacé Marco
DIOCESI – Qual è il desiderio fondamentale di ogni essere umano? L’uomo creato per Dio, è inquieto finché non Lo trova: in ognuno di noi c’è un profondo desiderio di salvezza. Questa una delle riflessioni proposte ai giovani che hanno partecipato al ritiro per i giovani di AC della Diocesi di San Benedetto del Tronto. Il ritiro ha avuto inizio nella mattina di sabato 26 aprile presso la struttura Terra dei Fioretti di Loreto, a pochi passi dalla splendida Basilica Lauretana. L’accoglienza è stata fatta da Padre Alessandro dei Frati Minori e Suor Marilda delle Suore Francescane Alcantarine che hanno animato alcuni momenti del ritiro.
I giovani sono arrivati in mattinata con il Vescovo Carlo e il ritiro ha avuto subito inizio con un’approfondita analisi del brano del Vangelo scelto, che è quello di Luca 19, 1-10, il passo di Zaccheo. Al centro dell’attenzione il profondo desiderio della salvezza insito nell’uomo, quel desiderio che crea un moto nell’animo, che fa partire alla ricerca di qualcosa che va oltre il buio in cui spesso brancoliamo. Quel desiderio che spinge Zaccheo a uscire dalla pressione della folla, che sta semplicemente seguendo Gesù, per salire su un albero e da lì poterlo vedere, uno sforzo, un impegno ricambiato dallo sguardo di Gesù e dal suo invito: Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua. Per un incontro personale con Gesù, che ci cambi radicalmente la vita, il presupposto è quello di partire da un atto di fede personale, un alzare lo sguardo, un mettersi alla ricerca e Lui non tarderà a manifestarsi. Da questo incontro vero e intimo, nasce il desiderio di essere i testimoni di questo grande amore. Il Vescovo ci ha invitato a individuare qual è la “folla” che ci frena per andare incontro a Gesù: la paura del giudizio degli altri? I condizionamenti cui ci sottopone la società odierna? E qual è l’albero su cui dobbiamo salire per vedere Gesù? Che cosa ci può far incontrare il suo sguardo?
Padre Alessandro e Suor Marilda hanno poi organizzato dei percorsi che hanno portato i giovani a definire quello che è un incontro intimo e reale con Dio, un Dio che possiamo incontrare nell’umanità di Gesù, un Dio di cui Padre Alessandro ha spronato a salvare l’immagine, immagine di amore, carità, e giustizia, che ci sta accanto e che non vuole il nostro male.
Al termine dei due giorni c’è stata la conclusione con un momento di riflessione e di preghiera, durante il quale tutti i partecipanti hanno messo in comunione le loro esperienze e riflessioni sul senso delle parole ascoltate, delle sensazioni, dei concetti e delle idee che questi esercizi spirituali hanno saputo trasmettere.
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