PORTO D’ASCOLI – La festa del Primo Maggio al quartiere agraria di Porto D’Ascoli è ancora un momento di unità, che nonostante le difficoltà economiche e sociali degli ultimi anni, non vuole arrendersi ad esse e scomparire. Il Primo Maggio all’Agraria è un’occasione in cui uscire dalle proprie case e trovare le vie del quartiere piene, un giorno di riposo in cui non chiudersi in casa. È occasione di incontri, di saluti, di una gioia antica dello stare insieme, quasi che si volesse, per un giorno all’anno, riscoprire quella vicinanza e quella solidarietà che una volta caratterizzava le nostre comunità. E nonostante qualcuno ricordi con nostalgia edizioni passate in cui tutto avveniva un po’ più in grande, in cui c’erano più eventi e più rumore, la comunità nutre ancora riconoscenza per una festa e un’organizzazione che stringe i denti e resiste. Se questa dimensione di solidarietà tornasse presente ogni giorno, i frutti che ne verrebbero sarebbero davvero grandi.
A questo link le parole dell’omelia di Don Gianni nella S. Messa celebrata in mattinata. Il parroco della Ss. Annunziata ha invitato i presenti a lottare per la dignità di ogni persona, che la crisi e la disoccupazione non possono strapparci se, appunto, ritroveremo la forza di cooperare.