“Una dipendenza affettiva dallo smartphone sembra emergere chiara dalle ultime analisi”. È quanto affermano nel loro ultimo report, presentato oggi, i ricercatori del progetto “Net children Go Mobile”, cofinanziato dal Safer Internet Programme della Commissione Europea. “Dal momento che i legami importanti sono mantenuti nel corso della giornata attraverso una comunicazione continua con gli smartphone è facile che si sviluppi un legame affettivo con lo strumento”, spiega Giovanna Mascheroni, ricercatrice di OssCom, Centro di ricerca sui media e la comunicazione dell’Università Cattolica di Milano e coordinatrice del progetto. Questo, aggiunge Mascheroni, fa sì che “l’essere sconnessi sia un’esperienza negativa tanto quanto la sensazione di dover essere sempre connessi”. Il 79% dei ragazzi che hanno uno smartphone dice di sentirsi in dovere di essere sempre raggiungibile dagli amici e dalla famiglia, il 52% afferma di sentire spesso un forte bisogno di controllare il cellulare e il 43% si sente a disagio quando non lo può controllare perché non c’è campo o la batteria è scarica. Il progetto ha coinvolto sette Paesi europei (Danimarca, Italia, Regno Unito, Belgio, Irlanda e Portogallo), dove sono state fatte 3.500 interviste a ragazzi utenti di internet tra i 9 e i 16 anni.