DIOCESI – Si è celebrata nella serata di Sabato 7 Giugno la Veglia diocesana di Pentecoste, un momento di preghiera comune della famiglia diocesana apertosi sul sagrato della Cattedrale Santa Maria della Marina, dove si sono radunati fedeli da tutta la diocesi per aprire la celebrazione, una grande invocazione allo Spirito segnata da numerosi momenti di riflessione preparati dalle diverse realtà diocesane.
La processione, avviatasi dal piazzale della Cattedrale, si è avviata verso il vecchio incasato di San Benedetto e successivamente verso il Parco Manara dove è stata celebrata la S. Messa presieduta dal Vescovo Carlo Bresciani e concelebrata dal Vescovo Emerito Gervasio Gestori, dal Vicario Don Romualdo Scarponi e da numerosi sacerdoti di tutta la diocesi.
Nella sua omelia il vescovo Carlo, in riferimento al brano della Parola sulla confusione delle lingue, letto in apertura della Veglia, ha ricordato la necessità di essere pienamente Chiesa, di vivere l’unione nel Signore piuttosto che difendere i propri particolarismi, per “parlare la stessa lingua” e farlo al fine di creare comunione, invece che per mormorare gli uni contro gli altri e creare divisioni e discordie. E ciò è possibile solo vivendo del dono dello Spirito che è dono di unità, di comprensione e misericordia reciproca, che si esprime dapprima verso chi ci è vicino e si allarga ad ogni tipo di “periferia”. Il Vescovo ha inoltre citato la grande testimonianza proposta da Papa Francesco con il segno dell’invocazione per la pace, che è anche espressione del desiderio di unità della Chiesa. “Come gli apostoli,” ha affermato in conclusione, “anche noi siamo chiamati ad uscire dalle mura apparentemente sicure dei nostri cenacoli per incontrare con amore il nostro mondo, quello che oggi il Signore ci da.” Questo, sappiamo, è possibile solo con l’opera dello Spirito e grazie ai suoi doni che sostengono i limitati mezzi umani, da soli insufficienti ad incontrare i grandi bisogni del mondo.