SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ partito ieri, mercoledì 18 giugno, nel quartiere Agraria il lavoro dello street artist Zed1, al secolo Marco Burresi, che consegnerà alla città un’altra opera d’arte oltre quella già realizzata al molo sud in occasione della 18esima edizione di “Scultura Viva”.
L’idea di coinvolgere lo street artist in un “murale urbano” è venuta a Piernicola Cocchiaro, presidente dell’associazione culturale “L’altrArte” che organizza “Scultura viva” e proposta all’Amministrazione comunale che si è subito attivata per avere l’autorizzazione dall’Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica (ERAP) delle Marche per realizzare il murale sulla facciata di una delle palazzine di sua proprietà in via Gronchi, nel quartiere Agraria.
Questo “grande muro” (come lo chiamano in gergo gli street artist) sarà un’opera alta 17 metri e larga 10 che verrà realizzata in cinque giorni con una tecnica pittorica innovativa che si chiama “second skin”: come una seconda pelle, infatti, l’opera, realizzata su una speciale superficie staccabile, con le intemperie lentamente si decomporrà per lasciare spazio alla seconda disegnata sull’intonaco. Per avere un’idea dei lavori di Marco Burresi, si può visitare la sua pagina facebook “Zed1” o il sito www.zed1.it.
Zed1 è nato a Firenze nel 1977. Ha studiato grafica Pubblicitaria alla Lucrezia Tornabuoni di Firenze. Ha iniziato a dipingere con gli spray nel 1993, incuriosito dalla street art americana. Nel 96/97 ha iniziato a realizzare i primi lavori di Lettering. Successivamente è passato alla realizzazione di opere figurative, prediligendo la creazione di personaggi che richiamano il mondo dei burattini. Ha partecipato ad importanti mostre e street art conventions in Italia, a Roma, Firenze, Arezzo, Pisa, Grosseto, Bologna, Milano, Bergamo, Nuoro, Reggio Calabria, Viareggio, Campobasso, in Europa ad Amsterdam, Copenaghen, Oslo, Strasburgo e negli Stati Uniti a Miami e New York. Fra i suoi riconoscimenti più importanti ci sono: l’esposizione collettiva di Arte contemporanea a Miami per Artbasel nel 2011, a St-Art Strasburgo nel 2012 e alla Biennale di Venezia nel 2013.
Il critico d’arte Davide Barbieri scrive di Zed1: “E’ uno street artist, nel significato più genuino del termine, da più di vent’anni. Tramite un costante e variegato sviluppo della tecnica, il suo stile si evolve conseguentemente alla sua attività di writer, che lo porta a dipingere treni, muri e superfici di ogni tipo. Seguendo la sua predilezione per il figurativo, arriva a creare un mondo di burattini umanoidi che, nella loro apparente asetticità, interagiscono con la realtà che li circonda, evolvendosi tanto nello spazio quanto nel tempo (come nel recente ‘Second Skin’). Zed1 si muove, attraverso una raffinata danza di forme e colori, in un surrealismo postmoderno, che anche nei suoi tratti più irrazionali rimanda a una lucida consapevolezza, a volte malinconica, a volte terribilmente ironica” .