Nella foto, particolare dell’alluvione del 2 marzo 2011 a Mosciano Sant’Angelo, nei pressi del casello A14.
TERAMO – Incontro operativo con i sindaci della Val Vibrata, ieri pomeriggio in Provincia, per illustrare gli interventi sulle strade programmati con i Fondi alluvione 2011 e lo stato dell’arte dei progetti di sistemazione idraulica dei fiumi, lavori questi ultimi, che la Provincia realizza in regime di concessione da parte della Regione Abruzzo.
Alla riunione convocata dall’assessore ai Lavori pubblici, Massimo Vagnoni, ha preso parte anche il presidente Valter Catarra, il dirigente del settore, Danilo Crescia, il responsabile del nucleo, Lucio De Santis. I Sindaci, e il presidente dell’Unione Vibrata, Gaetano De Annuntiis, hanno avuto modo di illustrare le rispettive esigenze palesando le numerose criticità che si riscontrano sulla viabilità di area dove l’alluvione del 2011 e quella del 2013 hanno arrecato consistenti danni.
L’Assessore Vagnoni ha chiarito, anche a beneficio dei nuovi amministratori, gli aspetti legati ai fondi e alle priorità di intervento: “Abbiamo avuto circa 33 milioni di euro ma, dalle stime, ne avremmo avuto bisogno di circa 200 e questo, naturalmente, è il primo problema; una coperta corta che lascia tutti insoddisfatti. Il secondo problema è che i fondi sono arrivati a gennaio di quest’anno. Ora, il mio primo obiettivo è quello di fare fronte comune con i Sindaci per spendere al meglio e presto le risorse che abbiamo” ha affermato l’Assessore spiegando: “Tredici milioni e mezzo sono stati destinati alle somme urgenze dei Comuni e quasi 10 milioni di euro sono già stati distribuiti: il resto delle risorse viene utilizzato per interventi di ripristino sulle strade e sui fiumi. Le priorità sono state definite dai tecnici sulla base di un confronto fra i diversi nuclei. Dodici progetti sono già andati in gara, altri sessanta sono in progettazione. La Val Vibrata è ampiamente ricompresa nel Piano ridefinito il 14 aprile scorso e pubblicato sul sito nella sezione alluvione dell’Albo Pretorio e, considerato che, nell’ambito dei 33 milioni, ci saranno circa 5 milioni da riprogrammare, siamo ampiamente disponibili a valutare le proposte e le istanze che i Comuni vorranno presentarci. Una considerazione che vale per tutta la rete provinciale. Naturalmente non bisogna dimenticare che questi sono fondi legati all’alluvione del 2011 e che, quindi, per il loro utilizzo bisogna che vi sia un verificabile nesso causale”.
Il presidente Catarra ha tenuto a precisare che: “purtroppo la condizione lamentata dagli amministratori dell’area della Vibrata è comune a tutti i territori perché gli eventi calamitosi di questi ultimi anni non hanno risparmiato alcuna area. A queste circostanze del tutto eccezionali si sono sommate quelle derivanti dall’azzeramento dei fondi per la manutenzione ordinaria da parte della Regione e questo ci ha portato alla situazione attuale: una situazione oggettivamente molto critica che non abbiamo mancato di segnalare sia alla Regione che al Governo, in una nota inviata alla Prefettura proprio qualche giorno fa”.
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