di Michela Galieni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prima visita informale di Ser Carlo Bresciani, invitato a visitare i locali della Fondazione Banco Alimentare Marche Onlus – Magazzino di San Benedetto del Tronto il 15 luglio 2014 e conoscerne l’intesa attività. Accolto da numerosi volontari a lavoro (il più anziano di oltre 80 anni), Mons. Carlo Bresciani ha potuto toccare con mano il complesso lavoro della struttura.
Un momento di condivisione della storia e della situazione dell’ente, che fin dalla sua nascita ha sede presso i locali messi a disposizione nel Centro Agroalimentare Piceno: qui vengono depositati temporaneamente gli alimenti ricevuti dalla Comunità Europea, gli alimenti raccolti durante la giornata nazionale della Colletta alimentare e le eccedenze alimentari donate dalle aziende locali, che sono distribuite a strutture caritative sul territorio delle province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata ed alcune zone della provincia di Teramo.
Un incontro molto atteso dai volontari e dai responsabili locali della Fondazione Banco Alimentare Marche Onlus che hanno avuto l’opportunità di raccontare le loro esperienze e portare le loro testimonianze. Con grande attenzione, il Vescovo Carlo ha ascoltato l’esperienza del Responsabile operativo del Banco Alimentare, che ha evidenziato la crescente domanda di aiuto da parte delle strutture caritative.
Nel 2013 nel magazzino di San Benedetto del Tronto sono state raccolte e donate circa 1080 tonnellate di prodotti alimentari recuperati dalle aziende e con il progetto Siticibo.
Il Vescovo ha raccolto testimonianze di gratuità nel Banco Alimentare che può operare grazie alla presenza dei volontari – molti pensionati – e di coloro che si prodigano quotidianamente affinché l’attività di sviluppi in maniera continua e sempre più proficua per i più poveri, ha accolto a cuore aperto le testimonianze, spronando a continuare con speranza e fiducia il cammino fatto.
Il responsabile operativo Francesco Galieni, insieme con Massimo Capriotti (responsabile provinciale del progetto nazionale “Colletta Alimentare”), ha posto l’attenzione sullo scopo dell’attività: recuperare e redistribuire alimenti ancora ottimi, non ancora scaduti ma non più commercializzabili e pertanto destinati alla distruzione se non recuperati. Salvati dallo spreco, gli alimenti riacquistano valore e diventano una ricchezza per chi ha troppo poco.
“Le principali fonti di approvvigionamento sono l’ortofrutta, l’industria agroalimentare, la grande distribuzione organizzata, la ristorazione collettiva e l’Unione Europea”, spiega Michele de Rosa, responsabile approvvigionamenti. “perché l’attività del Banco Alimentare non si limita all’evento annuale della Colletta Nazionale o ai progetti quotidiani come Siticibo, ma è un impegno intenso e gratuito di recupero delle eccedenze alimentari e redistribuzione gratuita.”
Naturalmente ci sono benefici economici anche per le aziende, spiega Leonardo Collina, presidente dell’Associazione Amici del Banco Alimentare, che accomuna i donatori: “Attraverso la donazione, le aziende restituiscono valore economico alle eccedenze alimentari, eliminando costi di stoccaggio e smaltimento.”
Oggi il magazzino di San Benedetto del Tronto sostiene oltre 100 enti caritativi tra cui mense dei poveri, centri d’accoglienza, comunità per il recupero di tossicodipendenti, minori e ragazze madri, centri di solidarietà e Caritas.
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