PORTO D’ASCOLI – Beni confiscati alle mafie: nelle Marche sono 24 di cui 4 nella provincia di Ascoli Piceno, proprio tra San Benedetto e Grottammare; uno sportello Legalità aperto a Ascoli per gli imprenditori che si trovano a rischio racket e usura; corruzione e reinvestimento speculativo; … sembrerebbero temi caratteristici di altre zone d’Italia, ma così non è.
Così l’Azione Cattolica parrocchiale della SS. Annunziata promuove un incontro mercoledi 23 luglio alle 21.15, per conoscere le attività e l’impegno di Libera, capire qualcosa di più anche del nostro territorio, per impegnarci con corresponsabilità. Lo farà in un dialogo con Paola Senesi referente regionale di Libera, che si sta notevolemtne impegnando sul nostro territorio per una creare una rete di corresponsabilità per la cultura della legalità.
“Se è vero che abbiamo la responsabilità di chiedere conto alla politica e alle istituzioni dei problemi che soffocano il nostro paese (ed è qui necessario il richiamo alla criminalità organizzata, ma ancora prima a due brucianti ferite sociali, quelle della corruzione e del gioco d’azzardo), ancora prima abbiamo la responsabilità del “ fare la nostra parte, perché la democrazia richiede cittadinanza e non sudditanza” come ha detto don Luigi Ciotti presidente di Libera.
È necessario che tutte le forze sane della società si uniscano affinchè la criminalità non trovi terreno fertile. Ma è necessario anche un chiaro e forte impegno educativo alla legalità, come strumento di giustizia, un impegno condiviso e realmente messo in atto, perché bisogna essere cittadini responsabili sempre, combattendo quotidianamente, anche con piccoli gesti: la violenza, la corruzione, l’illegalità, il clientelismo, i favoritismi, atteggiamenti omertosi, il malcostume e, ancor peggio, buoncostume mascherato. La battaglia contro queste forme di illegalità che ci sono anche nelle nostre vite quotidiane e di cui facciamo esperienza in diversi ambienti, sebbene con diverse forme, è la via verso quella legalità giusta che Libera da ormai 19 anni persegue. Il male esiste e per affrontarlo il primo passo è riconoscerlo, chiamarlo per nome. Come ha fatto Papa Francesco, che ha chiamato la corruzione puzza, putrefazione.
Per essere realmente cambiamento bisogna conoscere, informarsi e quindi assumersi le proprie responsabilità ognuno per al sua parte, contro l’indifferenza; perciò la proposta di conoscere qualcosa di quest’associazione presente attivamente sul nostro territorio, anche in vista di un impegno con Libera nella realizzazione di un percorso formativo su diverse tematiche e con diverse realtà associative e sociali, per costruire un mondo di giustizia e realizzare il bene comune.