GROTTAMMARE – «Siamo al centro d’Europa, abbiamo aperto un dialogo con il mondo», queste le parole più significative del discorso di Enrico Piergallini. Il sindaco di Grottammare ha chiuso la seconda edizione del Festival Anime Buskers parlando non di un successo, ma di «un successone».
Una manifestazione in forte crescita, sia dal punto di vista delle presenze, sia per la qualità indubbia degli artisti di strada londinesi, sia per la crescita del mercatino dell’artigianato (lo ha precisato, soddisfatto, l’assessore al Commercio, Lorenzo Rossi).
Non solo musica al Festival Anime Buskers.
C’erano sì gli artisti, di cui cominciamo a ricordare i nomi: Adam Beattie, Bouche, Brooke Sharkey, Garance Louis, Good Biscuits, Into the moon, Jackson Scott, Joseph Strouzer, Mojo Hand Swingtime for Hitler e Theo Bard.
Ma grande attenzione è stata destinata anche agli artigiani locali.
A partire dalle “Armonie tessili” di Giuseppe Parolo, che ha mostrato i bozzoli dai quali viene estratta la seta: «Da ognuno di questi – ha spiegato l’artigiano indicando un bozzolo – si possono estrarre fino a 1500 metri di filo. Un’arte, questa della lavorazione della seta, che in Italia non si pratica più. È ritornata nel suo paese di origine: la Cina. Io la pratico perché spinto da grande passione». Parolo ha mostrato ai più curiosi, la differenza tra le varie matasse del pregiato filo e ha descritto la tecnica per colorarlo usando come mordente l’allume di rocca o anche di montepulciano d’Abruzzo.
Ma cosa prova un artigiano quando crea il suo strumento musicale? Lo abbiamo chiesto al maestro Remo Schiavi, che si definisce «liutaio per hobby»: «Indescrivibile – commenta Schiavi – la sensazione di vedere qualcosa che non esiste prendere forma e voce. Sì, perché quando creo lo strumento, io oltre a vederlo già finito nella mia testa, ne percepisco già il suono».
“Da una radice… all’infinito”, lo slogan del laboratorio di ergoterapia, ideato da Patrizia Agostini dell’Ama Aquilone, dove si realizzano oggetti di design e presepi scolpiti grazie all’artigiano Tonino Croci, che utilizza le radici di ulivo: legno famoso per la sua irregolare bellezza e per il profilo spirituale.
Non solo merletti, ma anche veri e propri gioielli al Festival Anime Buskers. Così il tombolo di Offida si affaccia al nuovo millennio, attraendo sempre di più anche le giovanissime e non solo offidane. Signore come Stefania Santroni, Federica Allegro (a dire il vero una ragazza, ma già tanto esperta) e la maestria di Gisella Gabrielli, hanno reso “più accessibile” la manipolazione dei tipici fuselli.
Poi i fischietti e le pipe di terracotta di Enzo Vagnoni “autodidatta per passione” e i cesti fatti con il salice di Roberto Malavolta che parte sì dalla tradizione della civiltà contadina, per arrivare alla realizzazione di veri e propri arredi per esterni (gazebo, lampadari).
Lo staff dell’associazione, a partire dal presidente Paolo Piunti e l’ideatrice Camilla Egidi, vi invita a segnare già sull’agenda l’appuntamento dell’anno prossimo, per la penultima settimana di luglio del 2015.