Di Antonio Gaspari da Zenit
Dopo la preghiera dell’Angelus, papa Francesco si è rivolto ai pellegrini presenti in piazza San Pietro a Roma e al mondo per dire:
“Ci lasciano increduli e sgomenti le notizie giunte dall’Iraq: migliaia di persone, tra cui tanti cristiani, cacciati dalle loro case in maniera brutale; bambini morti di sete e di fame durante la fuga; donne sequestrate; violenze di ogni tipo; distruzione di patrimoni religiosi, storici e culturali.”
“Tutto questo – ha sottolineato – offende gravemente Dio e l’umanità. Non si porta l’odio in nome di Dio! Non si fa la guerra in nome di Dio!”
Il Pontefice ha ringraziato tutti coloro che “con coraggio, stanno portando soccorso a questi fratelli e sorelle, e confido che una efficace soluzione politica a livello internazionale e locale possa fermare questi crimini e ristabilire il diritto.”
Per assicurare la vicinanza nei confronti delle popolazioni che stanno soffrendo, il Papa ha nominato il cardinale Fernando Filoni Inviato Personale in Iraq.
“Anche a Gaza, dopo una tregua – ha proseguito -, è ripresa la guerra, che miete vittime innocenti e non fa che peggiorare il conflitto tra Israeliani e Palestinesi”.
Rivolgendosi a tutti gli uomini di buona volontà, papa Francesco ha invitato a pregare insieme “il Dio della pace” e per intercessione della Vergine Maria ha invocato: “Dona la pace, Signore, ai nostri giorni, e rendici artefici di giustizia e di pace”.
In conclusione Il Pontefice ha chiesto preghiere anche per le vittime del virus Ebola e per quanti stanno lottando per fermarlo.