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A Ferragosto il “Cronista da marciapiede” in Palazzina Azzurra

Squarcia e Vitali

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si chiama “Cronista da marciapiede” il libro dei giornalisti Raffaele Vitali e Bruno Squarcia e sarà presentato durante il prossimo appuntamento degli “Incontri con l’autore”, la rassegna letteraria curata dall’associazione “I luoghi della Scrittura” in collaborazione con la libreria “La Bibliofila” e patrocinata dal Comune di San Benedetto del Tronto, che si terrà venerdì 15 agosto, alle 21,30, alla Palazzina Azzurra.

All’incontro, moderato dal giornalista Pasquale Bergamaschi, saranno presenti gli autori che duettando faranno rivivere ai partecipanti un secolo di storia locale, con uno sguardo sempre all’Italia, e l’evoluzione di un mestiere passato dalla macchina da scrivere ai social network. Interverrà anche Carlo Donati storica firma nazionale della pagina culturale de “Il Resto del Carlino”.

Due giornalisti lontani nel tempo, 37 anni Raffaele Vitali, 99 Bruno Squarcia, ma uniti dalla stessa passione. Trenta domande per condensare la vita e le passioni di Bruno Squarcia, storico giornalista di Ascoli Piceno innamorato di San Benedetto del Tronto, arrivato alla soglia del secolo con la voglia di continuare a raccontare le vicende del territorio.

Nel volume ‘Cronista da marciapiede’, 180 pagine edite da D’Auria, la vita del decano dei giornalisti piceni si intreccia inevitabilmente con i fatti storici più importanti del ‘900: dall’infanzia al ricordo del padre Giuseppe Secondo e del fratello Ferruccio, a cui è dedicato lo stadio di Ascoli, passando per il fascismo, la seconda guerra mondiale, gli incontri eccellenti con Coppi e Mina proprio lungo la Riviera delle Palme, a due passi da quella Palazzina Azzurra che Squarcia ha visto costruire e che sarà il teatro della presentazione.

Un piccolo manuale di storia picena vista con gli occhi del cronista, che svela diversi retroscena della vita di provincia, ma anche un pamphlet istruttivo per un mestiere che, come dice Squarcia nella dedica, è “una ragione di vita”.

Janet Chiappini: