Di Silvio Giampieri
RIPATRANSONE – Durante l’ultimo week end di Agosto si è svolta a Ripatransone la festa di Santa Maria della Petrella, chiesetta di campagna che denomina anche la località in cui si trova, sulla strada provinciale che congiunge la costa con il centro cittadino. L’edificio sacro fu edificato nel quattrocento in una zona, che ancora oggi è un punto di passaggio molto frequentato, ma al tempo offriva anche ristoro a viandanti e pellegrini.
Tutto ciò è tuttora testimoniato da una serie di graffiti dell’epoca che i “devoti” antichi hanno lasciato in alcuni punti del ciclo di affreschi che ricopre l’intera superficie del nucleo centrale della chiesetta.
Tra le pitture è da segnalare la cosiddetta “Madonna del latte” alla intercessione della quale si affidavano le mamme che avevano difficoltà a nutrire i propri neonati. Nel piccolo “santuario” venivano anche a supplicare grazie giovani ragazze che chiedevano di tornare l’anno seguente non più zitelle ma maritate, come recita una vecchia filastrocca dialettale.
Al triduo in chiesa, guidato egregiamente dal vice parroco Don Gianluca Rosati, è stato affiancato un programma ricreativo di intrattenimento con musica ogni sera e la sagra di gnocchi allo scoglio e pesce fritto.
La giornata di Domenica 31 ha anche previsto nella mattinata la processione per le contrade limitrofe con un antico simulacro della Vergine, accompagnata dalla confraternita del SS.mo Sacramento di Sant’Angelo.
Il pomeriggio invece è stato allietato da una serie di giochi popolari per bambini nonché da esibizioni di musica di organetto e danze in costume tipico contadino.
Anche quest’anno, come di consueto sul finire dell’estate, la comunità locale grazie a questa festa ha avuto un momento di sosta per riassaporare il gusto di ritrovarsi insieme per un momento di convivialità e preghiera.