di Ivo e Annarita
MONTEMONACO – Immaginate un gruppo di famiglie che salgono sul monte per pregare, meditare e fare esperienza di vita insieme; immaginate bambini e giovani coinvolti in attività e giochi stile “oratorio”; immaginate un’ anima sapiente e ispirata da Dio nel dono della predicazione; immaginate un vescovo e altri sacerdoti fianco a fianco al loro popolo 24 ore al giorno. Il risultato è stato una tre giorni che definire di paradiso non sembra eccessivo e presuntuoso.
L’occasione è stata il XXIV Convegno per famiglie, organizzato dall’Ufficio diocesano di pastorale familiare, dal titolo “Famiglia: casa e futuro della Chiesa”, con Padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, che è rimasto per tutto il programma del convegno svoltosi dal 29 al 31 agosto 2014 a Montemonaco.
L’inizio è stato fulminante: una Celebrazione Eucaristica con il nostro vescovo Carlo Bresciani, concelebrata da Padre Raniero, alla fine della quale quest’ultimo ha presentato i temi del convegno tracciando delle pennellate di santità, raccontando la propria esperienza personale di scoperta dell’immenso amore di Dio nella propria vita.
La mattina del sabato una giornata bellissima di sole ha accolto tanti amici e coppie (amichevolmente definiti “pendolari”) che sono accorsi per ascoltare le relazioni di Padre Raniero, con un programma denso e profondissimo.
Si è iniziato con un excursus sul significato e sulle tracce della famiglia nella Bibbia…
In un secondo momento della mattinata la sapienza delle parole, a volte forbite e dense di riferimenti culturali, a volte lievi e dolci di gioia, ci portava a capire la situazione della famiglia nell’oggi della realtà destrutturata, relativistica e materialistica dei rapporti umani e familiari. Egli ci aiutava a comprendere il senso sacramentale del matrimonio e dell’atto coniugale degli sposi.
Il quadro è da una parte desolante, ma dall’altra ci fa sperare nella forza dell’unità nella Chiesa con un papa inviato da Dio proprio per i mali del tempo presente.
Nel pomeriggio coppie e singoli ci siamo radunati in “laboratori” esperienziali con differenti tematiche che ruotavano intorno al tema generale del convegno.
Ognuno si è sentito messo in gioco nei laboratori, ideati dalla dott.ssa Maria Chiara Verdecchia. Ognuno si è confrontato col partner e poi con gli altri in uno scambio aperto e franco. Al termine dell’esperienza laboratoriale, ogni coppia ha portato via una busta dove i coniugi avevano inserito materiale simbolico o scritto, che lo Spirito ispirava, per dare un volto alla propria famiglia.
Il terzo tema della giornata, dal titolo “La spiritualità nella coppia”, sempre svolto da padre Cantalamessa, ci conduceva verso un tema forte e cioè che il matrimonio fra uomo e donna è come l’unione fra Cristo e la sua Chiesa.
Questo argomento è stato introduttivo al momento forse più toccante dell’intero percorso formativo: l’Adorazione Eucaristica guidata da Padre Raniero che si è conclusa con il gesto finale dell’offerta della busta che ogni coppia o singolo ha fatto di fronte a Gesù Eucaristia.
L’ultima giornata si è aperta, dopo le lodi mattutine, con una relazione sul ruolo dei laici, delle famiglie nella nuova evangelizzazione. Quale enorme importanza ha la famiglia oggi per l’evangelizzazione, quale grande responsabilità per una nuova primavera della Chiesa, quale Grazia Dio ha messo nella famiglia per la costruzione di una rinnovata Chiesa e società! Al termine della relazione un “inno alla Gioia” che l’essere cristiano oggi, inserito in una famiglia, dovrebbe farci sperimentare e vivere.
Un momento di dialogo con brevi domande e risposte con Padre Raniero ha introdotto il nostro vescovo Carlo il quale ha tratto alcune conclusioni dal percorso svolto insieme, aggiungendo sue riflessioni agli argomenti densissimi e forti trattati sino a quel momento. In particolare egli ci ha aiutato a meglio rispondere alle domande se oggi la società ha bisogno della famiglia, e se la Chiesa e la famiglia hanno ancora bisogno l’una dell’altra. La risposta a questi interrogativi è positiva se la famiglia non si conforma alla mentalità di questo secolo, all’egoismo, ma si converte.
La celebrazione domenicale ha chiuso il convegno con la partecipazione della comunità di Montemonaco accorsa numerosa.
Bravissimi sono stati i ragazzi dell’Oratorio che hanno animato le attività dei bambini.
Alla fine tutti sperimentavano, ripartendo dalla montagna, una grande nostalgia di divino per l’esperienza fatta insieme, ma con la consapevolezza rafforzata che la famiglia è una risposta fortissima, potente, gioiosa, piena di Grazie divina a tanta crisi di valori, a tante solitudini dell’uomo di oggi.
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