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Papa Francesco “Cristiani perseguitati, la Chiesa è fiera di avere figli come voi!”

Da Zenit

Al momento dei saluti al termine della sua catechesi per l’Udienza generale del mercoledì, Papa Francesco ha rivolto “un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dall’Iraq”.

Come nella catechesi ha ribadito loro che “la Chiesa è Madre e come tutte le madri sa accompagnare il figlio bisognoso, sollevare il figlio caduto, curare il malato, cercare il perduto e scuotere quello addormentato e anche difendere i figli indifesi e perseguitati”.

“Oggi – ha poi aggiunto il Santo Padre – vorrei assicurare, specialmente a questi ultimi, cioè gli indifesi e i perseguitati, la vicinanza”. “Siete nel cuore della Chiesa!”, ha esclamato, “la Chiesa soffre con voi e la Chiesa è fiera di voi, fiera di avere figli come voi; siete la sua forza e la testimonianza concreta e autentica del suo messaggio di salvezza, di perdono e di amore. Vi abbraccio tutti, tutti! Il Signore vi benedica e vi protegga!”.

Salutando poi i fedeli in lingua italiana, il Pontefice ha lanciato un nuovo appello per il mondo del lavoro. In particolare, il Papa si unisce ai recenti interventi del Vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Giuseppe Piemontese, ed esprime “profonda preoccupazione per la grave situazione che stanno vivendo tante famiglie di Terni a motivo dei progetti della ditta Thyssenkrupp”.

Ancora una volta il Vescovo di Roma chiede che “non prevalga la logica del profitto, ma quella della solidarietà e della giustizia”. “Al centro di ogni questione – afferma -, anche di quella lavorativa, va sempre posta la persona e la sua dignità! Col lavoro non si gioca! E chi per motivi di denaro, di affari, di guadagnare di più, toglie il lavoro, sappia che toglie la dignità alle persone”.

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