Luce

Di Adamo Di Giacinti

DIOCESI – Domenica sera girando per le strade della nostra diocesi si potevano notare in diversi balconi, finestre, terrazze, lumi accesi di ogni tipo, segno che l’iniziativa “Una luce per i cristiani e per le altre minoranze religiose perseguitate in Iraq” ideata da Casa Lella e Casa S.Gemma ha avuto l’adesione di tante persone che hanno a cuore chi nel mondo sta soffrendo e viene perseguitato a causa della propria fede religiosa.
Negli ultimi tempi abbiamo visto immagini terribili provenienti dal nord dell’Iraq dove gli jihadisti sunniti dell’Isis stanno perseguitando con un’assurda violenza gli oltre 100 mila cristiani presenti che sono stati costretti a fuggire dalle loro case. Molti sono stati rapiti, uccisi, le loro case confiscate, le chiese distrutte.
Stessa sorte hanno subito le altre minoranze religiose come gli Yazidi.

Casa Lella a Grottammare e Casa S.Gemma a San Benedetto, sono strutture residenziali di matrice cattolica che accolgono bambini e ragazzi provenienti da tutto il mondo senza alcuna discriminazione etnica e nel pieno rispetto della fede religiosa di ciascuno di loro. Proprio per questo motivo, perché nella propria quotidianità queste strutture sperimentano che una convivenza e un rispetto tra ragazzi di diverse religioni è possibile ed anche bello, non hanno voluto rimanere in silenzio ed indifferenti di fronte a queste violenze chiedendo di pregare e accendere un lume nella notte di domenica.

Il primo ad aderire all’iniziativa è stato il Vescovo Carlo Bresciani che ha detto di appoggiare questa iniziativa, come tutto ciò che contribuisce a creare in questo mondo occidentale una mentalità diversa e meno indifferente a ciò che sta capitando ai cristiani (e non solo): sempre più perseguitati per la propria fede. Secoli di irrisione del cristianesimo hanno prodotto, tra l’altro, questa colpevole indifferenza.

Anche il Vescovo ha esposto sulle finestre dell’episcopio dei lumi accesi.

Anche l’Azione Cattolica diocesana ha dato un notevole contributo a divulgare l’iniziativa nelle parrocchie e attraverso i social network attraverso i quali sono state raggiunte alcune migliaia di contatti che hanno permesso di esportare l’iniziativa anche al di fuori della diocesi. Diversi parroci della diocesi hanno invitato durante le celebrazioni i propri fedeli ad accendere dei lumi.

Anche la Chiesa Evangelica per mezzo del Pastore Cosimo Angelo Bleve ha dichiarato: ” Ogni cristiano che accetta di seguire Cristo mette in conto la possibilità di essere perseguitato, basandosi sulle parole di Gesù il quale disse: – se hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi- . I cristiani iracheni mostrano la loro fede vera nel resistere a tali angherie.

I drammatici sviluppi della situazione irachena impongono di fare qualsiasi sforzo in favore dei nostri fratelli e sorelle cristiani, e più in generale di tutte le vittime di persecuzione.

La Chiesa Evangelica, peraltro multietnica, prega per i perseguitati e dichiara, nel rispetto della libertà religiosa che nessun uomo può perseguitare nel nome di Dio”..

Nella notte di domenica Casa Lella ha acceso ed esposto sulle proprie finestre tanti lumi, tanti quante sono state le nazionalità dei ragazzi ospitati nei 12 anni di attività della struttura, provenienti dalle varie parti del mondo, di varie etnie e religioni, ma che hanno sperimentato in struttura la possibilità di essere una comunità nel rispetto di ciascuna identità, proprio perché tante piccole luci possono fare una grande Luce.

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