Sicuramente uno degli aspetti più importanti che caratterizza un giornale on line è l’immediatezza della notizia. Ad esempio, grazie a un tablet, ogni giornalista può caricare in tempo reale una notizia riguardante un fatto di cronaca.
Inoltre, ogni giornale on line è ormai collegato a facebook o a twitter. Con questi social network, in pochi secondi, una notizia può fare il giro del mondo. Non è raro che gli utenti di facebook e twitter, davanti alle notizie di un tg, esclamino: “Ah sì, questa notizia già la sapevo!”.
Immediatezza e rapidità della diffusione dei contenuti devono spingere però gli operatori della comunicazione a prestare la massima attenzione nella pubblicazione delle notizie: senza un’accurata verifica dei fatti si rischia di mettere in circolazione informazioni errate.
Un altro aspetto molto importante delle notizie in rete è la loro “sedimentazione”. Mentre siamo abituati a cestinare un quotidiano cartaceo, la notizia lanciata on line rimane lì “per sempre” e va ad alimentare una sorta di “archivio storico” del quale si può sempre facilmente fruire.
Con l’avvento delle edizioni on line è praticamente cambiato il modo di fare informazione. Mentre prima c’era un’emittente – giornale, radio o tv – che in modo unidirezionale informava i propri utenti (broadcasting), oggi internet permette ai fruitori della comunicazione di commentare le notizie, di apprezzarle attraverso un “Mi piace”, di condividerle o di retwittarle (sharing).
Di conseguenza è cambiato anche il rapporto fra giornalista e lettore: mentre prima le grandi firme del giornalismo italiano rimanevano figure irraggiungibili, oggi la loro stragrande maggioranza ha un profilo facebook o un account twetter dove i lettori possono seguirli, apprezzarli o criticarli.
Ultimo, ma non meno importante, le edizioni on line permettono un notevole abbattimento di costi. Per i lettori la notizia è fruibile in modo gratuito, per gli editori non ci sono costi di stampa o di spedizione.
Alla luce di tutto ciò possiamo dire che internet permette di dare concreta attuazione alla libertà di opinione e di stampa e non è un caso se i paesi dove la democrazia non è affermata contrastino con molta forza l’uso di internet e dei social network.