Sembra quasi che l’Uefa abbia voluto prendersi gioco del nostro calcio assegnandoci la finale proprio in uno dei momenti più difficili per il calcio italiano. Qualcuno potrebbe aver immaginato i risolini di scherno e il ghigno degli uomini Uefa al momento della decisione: “Ma sì facciamola a Milano la finale del 2016… così almeno agli italiani gliela facciamo vedere da vicino la Coppa…”. E giù risate. Del resto è da un po’ che il calcio italiano non sale sul gradino più alto d’Europa, né riesce ad avvicinarsi ad una semifinale. La lotta al vertice tra i club, almeno in questi ultimi anni, è a totale appannaggio di inglesi, spagnoli e tedeschi. Con queste ultime due nazioni che sono riuscite, negli ultimi due anni, a godersi un “derby” in finale. Evento che per noi è solo un lontano ricordo e, alla luce dello stato attuale del calcio italiano, difficilmente ripetibile. O almeno questo è quanto ci suggerirebbe la logica. Ma il calcio non è pura e semplice logica: è soprattutto fantasia e allora perché non pensare che mentre noi piangiamo e ci disperiamo per un calcio alla deriva, ricordando con la lacrimuccia agli occhi i tempi che furono, gli altri, l’Uefa non la pensa così? E anzi confida in noi, pensa che il calcio italiano si possa risollevare presto e possa ancora scrivere pagine memorabili della Coppa con le grande orecchie? Chissà… Di sicuro, sognare non costa nulla e spesso i sogni, calcistici, si avverano. E allora perché non fantasticare su una finale tutta italiana a Milano? Magari proprio tra Milan e Inter, entrambe fuori dalla Champions quest’anno. Sarebbe davvero un sogno per il calcio italiano e per la stessa Uefa: un derby in finale proprio nella città delle due squadre.
Fantastico, spettacolare, il migliore spot per il calcio europeo. Un evento unico, un sogno che, probabilmente, solo la tanto bistrattata ma fantasiosa Italia può rendere vero.