SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In poco più di quattro ore il Consiglio comunale del 25 settembre ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno.
In apertura di seduta Giovanni Marucci del Movimento 5 Stelle (M5S) ha chiesto chiarimenti in merito alla quantità di percolato prodotto dalla discarica esaurita di contrada Sgariglia che, a parere del M5S, appare per le annate 2012 e 2013 sproporzionata rispetto alla pioggia caduta. L’assessore Canducci, ripercorrendo le tappe che hanno portato alla dismissione della discarica, ha spiegato che la Picenambiente e gli uffici comunali stanno lavorando per reperire le risorse necessarie ad avviare il progetto che permetta di chiudere definitivamente la discarica nel 2015. “A 14 anni dalla chiusura e a quasi 30 anni dall’attivazione – ha spiegato Canducci – oggi la discarica, a seguito delle piogge, ha visto assottigliarsi la pellicola che la ricopre. Dunque, col passare degli anni il percolato prodotto aumenta in quantità ma appare più diluito visto che le acque meteoriche riescono più facilmente a penetrare sotto la copertura deteriorata. Con il progetto che si sta elaborando, questa quantità diminuirà ma aumenteranno i costi legati ad una manutenzione non rinviabile”.
Sempre Marucci ha presentato una mozione, rigettata dal Consiglio, che impegna l’Amministrazione comunale a presentare entro il 30 settembre la richiesta di beneficiare di una quota dell’8 per mille statale destinata all’edilizia scolastica. Si tratta di un nuovo impiego dell’8 per mille dell’IRPEF che i contribuenti riservano allo Stato introdotto con la legge di stabilità 2014. Il Sindaco Gaspari ha spiegato che da almeno dieci anni il Comune fa formale richiesta per chiedere un finanziamento dell’8 per mille per la ristrutturazione della Villa Rambelli, mentre per la messa in sicurezza delle strutture e degli edifici scolastici si sta lavorando su altri fronti. Si è poi augurato che tali fondi per l’anno in questione possano ritornare nelle disponibilità degli Enti locali. Pasqualini ha motivato il suo no spiegando che l’8 per mille andrebbe destinato solo alle associazioni di volontariato mentre per l’edilizia scolastica ci sono diverse forme di finanziamento a cui l’Amministrazione già accede.
Il Consiglio ha approvato la variazione di bilancio che prevede un maggior contributo di circa 158 mila euro provenienti dalla Regione Marche per assistenza ai minori. Si è poi passati alla discussione inerente i temi di politica finanziaria: la verifica dello stato di attuazione dei programmi, della situazione finanziaria dell’Ente e il permanere degli equilibri generali di bilancio.
Urbinati ha illustrato le principali voci in entrata e in uscita ricordando l’instabilità delle politiche nazionali di finanza e le ricadute che questo comportamento ha sui bilanci degli enti locali. Ha anche illustrato due emendamenti, uno meramente tecnico, l’altro per iscrivere a bilancio 1,8 milioni provenienti in parte dal fondo di compensazione che lo Stato ha istituto per risarcire i Comuni dai mancati introiti verificatisi dal passaggio dall’ICI all’IMU e poi dall’IMU alla TASI, in parte dalla restituzione dei mancati introiti IMU in base alle aliquote fissate da ciascun Comune. L’emendamento destina 1 milione alla manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi mentre 800.000 euro vengono assegnati agli interventi sociali e di riequilibrio della pressione tributaria.
Marucci ha chiesto chiarimenti sugli ulteriori 37.200 euro per le spese legali e il pagamento delle franchigie per i risarcimenti danni. Emili ha sottolineato che le spese legali sono in ogni anno in aumento, che i maggiori trasferimenti statali sono figli della scelta di far pagare l’IMU sulla prima casa a tutti i cittadini accusando l’Amministrazione di puntare sempre a “fare cassa” senza che ciò abbia riflessi positivi sulle opere pubbliche. “Sui minori introiti per i parcheggi – ha detto Emili – quest’anno possiamo dare la colpa all’estate piovosa, ma penso sia arrivato il momento di una riflessione più approfondita su questo calo”.
Sul tema dei parcheggi blu, Gabrielli (PDL – FI), nell’evidenziare un calo di presenze soprattutto negli stabilimenti balneari, ha chiesto un segnale di attenzione per le attività produttive che hanno faticato nella stagione estiva. Morganti ha chiesto un impegno formale affinché si faccia di tutto per reperire i fondi necessari per diminuire la pressione fiscale su alcune categorie e fragilità.
“Il bilancio – ha ricordato il sindaco Gaspari – è un elemento dinamico, se si riesce a governarlo, si riesce a dare risposte alla cittadinanza. Non si può ragionare come se vivessimo in un mondo dove non c’è patto di stabilità ed è possibile far fronte a tutte le esigenze. Nell’amministrazione in cui ero vicesindaco l’indebitamento era al 9%, oggi è all’1,3%, avremmo dunque notevole capacità contrarre mutui ma il patto di stabilità ce lo impedisce. Chiediamo al Governo di poter onorare i nostri impegni con le ditte fornitrici. Oggi la prima necessità è la tenuta del tessuto sociale: dobbiamo destinare nuove risorse per 2 milioni e per questo è necessaria l’intesa più ampia possibile. Sui minori incassi per i parcheggi, dobbiamo ricondurre la discussione nei suoi limiti reali: parliamo di 18 mila euro in meno, cioè di un weekend perso. Ho ragionevoli motivi per pensare che presenze e arrivi quest’anno non siano diminuiti e che il calo degli incassi dei parcheggi e la crisi denunciata dagli stabilimenti siano legati al maltempo che ha dirottato i turisti verso i luoghi d’arte o dello shopping”. Sul fronte opere pubbliche, Gaspari ha poi spiegato che sono in programma importanti lavori di riqualificazione e manutenzione straordinaria in zone in cui insistono due scuole: quella di via Ferri e quella di via Mattei. Per la riqualificazione del lungomare, Gaspari ha assicurato che entro ottobre si contrarrà il mutuo di due milioni. Il punto così come emendato è passato con 13 sì, 7 no, 3 astenuti (Calvaresi, Emili e Pezzuoli).
Il Consiglio ha approvato anche il Documento Unico di Programmazione (DUP) che sostituisce, nel nuovo regime contabile che San Benedetto sta sperimentando, la relazione revisionale e programmatica che si allegava al Bilancio.
In merito all’approvazione degli indirizzi in materia di gestione integrata dei rifiuti Gaspari ha spiegato che la questione del destino della discarica di Relluce non riguarda solo Ascoli ma tutti i Comuni che fanno parte dell’assemblea territoriale d’ambito – ATA. Dopo la sua costituzione nel settembre 2013, ha detto il Sindaco, l’ATA non si è più riunita ma i Sindaci hanno presentato degli emendamenti al piano di gestione dei rifiuti della Regione Marche chiedendo che sia l’ATA a compiere le scelte per il territorio essendoci soluzioni diverse all’apertura della sesta vasca di Relluce.
Marucci ha presentato un emendamento, poi rigettato dall’assise, in cui si chiede di non conferire alcun rifiuto presso la discarica di Relluce qualora dovesse entrare in funzione la sesta vasca. Il consigliere M5S ha affermato che l’Amministrazione traccheggia sul tema dei rifiuti: “Parla di differenziare ma non di diminuirli alla fonte”. “Non è vero che a San Benedetto la raccolta differenziata non esiste – ha argomentato Emili – si lavora da prima del 2000 su questi temi, poi qualcuno l’ha interrotta. In merito a Relluce non si può aspettare che la discarica si riempia senza guardare alle nuove tecnologie e trovare soluzioni. Faccio un appello affinché si trovino soluzioni definitive per non gravare sui cittadini”. Per Assenti la delibera ha due valenze: una formale inerente l’interruzione del procedimento di allocazione dei rifiuti sulla sesta vasca, l’altra prettamente politica con lo scontro tra destra e sinistra ma, ha detto l’esponente PDL, da parte della sinistra non arriva una proposta alternativa alla vasca di Relluce.
Nella replica, Canducci ha spiegato che la discarica di Relluce è di bacino, non del Comune di Ascoli, chi ne aveva le responsabilità doveva far partire una discussione con tutti i Comuni del territorio attraverso un percorso partecipato. La delibera è stata approvata con 16 sì, 3 no e un astenuto.
Via libera anche al piano delle alienazioni e valorizzazioni 2015: entreranno a far parte del patrimonio disponibile del Comune, e quindi saranno vendibili, la ex scuola elementare di via dei Lauri, il mattatoio comunale via Manara, l’ex Liceo ed ex I.P.S.I.A. di via Leopardi, la ex scuola materna di via Petrarca, l’ex casa parcheggio di via Saffi. In merito alla scuola di via Petrarca, Emili ha sottolineato che è frutto di una donazione con destinazione a servizio pubblico, dunque inalienabile, e dovrebbe essere utilizzata per il quartiere. Piunti e Marucci hanno chiesto di verificare se il complesso di via Petrarca può essere alienabile perché frutto di donazione. Il Sindaco ha replicato che sono stati svolti gli approfondimenti necessari e si può procedere all’alienazione. Inoltre ha ricordato che sia la scuola Santa Lucia, sia quella di via Petrarca non hanno trovato proposte di privati nei PORU ed entrano dunque nel piano delle dismissioni.
Varato anche al regolamento comunale per la valorizzazione delle attività agro – alimentari tradizionali locali. “Oggi nasce un apposito albo – ha spiegato l’assessore Sorge – in cui vengono iscritte le manifestazioni riguardanti le attività e le produzioni marinaro – agro – alimentari meritevoli di tutela e si istituisce la Denominazione Comunale di Origine per attestare l’origine dei prodotti e il loro legame storico culturale con il territorio comunale. In seguito sarà istituita una commissione costituita da esperti. Con la DECO – ha concluso Sorge – compiamo un primo passo per tutelare, valorizzare e promuovere i prodotti tipici e, più avanti, poter accedere a riconoscimenti più prestigiosi come la DOC”.
Infine il Consiglio ha deciso di preassegnare l’area comunale di via Tonale in diritto di superficie alla costituenda cooperativa creata nell’ambito del progetto di autocostruzione avviato dal Comune. Al di là di dubbi sulla delibera, Emili ha evidenziato la necessità di individuare in modo diverso zone per l’edilizia popolare e ha chiesto maggiori risposte all’emergenza abitativa rappresentata da quattrocento famiglie che necessitano di una casa. Canducci si è detto ottimista sul buon esito del progetto dell’autocostruzione e ha ipotizzato la destinazione di altri spazi nella stessa zona per lo stesso scopo. In merito alla necessità di nuovi alloggi popolari, ha ricordato che in zona Agraria l’Erap non ha le risorse per realizzare l’ultimo edificio e, alla luce della paralisi dell’ente regionale, si è deciso di destinare il lotto di via Tonale all’autocostruzione.