Da Zenit
In una piazza San Pietro gremita fin dalle 8 del mattino, i protagonisti di ieri sono stati loro: gli anziani convocati da tutto il mondo per una Giornata speciale in Vaticano, promossa dal Pontificio Consiglio per la Famiglia e culminata con l’incontro con papa Francesco.
Tante testimonianze di amore e di speranza nella sofferenza degli anni che avanzano. Come quella di Guido Spigalia, 92 anni, sposato da 62 con Ernesta.
Un “amore grande”, come testimonia Guido, che è “cresciuto ancora negli ultimi anni, da quando Ernesta è sulla sedia a rotelle. Anche questa mattina ci siamo svegliati insieme – ha raccontato -: adesso è sulla sua poltrona e sta pregando con noi da casa”.
La vecchiaia è per molti sinonimo di Alzheimer, come ha testimoniato padre Sebastiano, cappuccino emiliano che assiste persone affette da questo morbo: “Come Raffaele che si aggira tra le stanze della sua casa che non riconosce più, è smarrito e non dorme mai, compie dei gesti estranei a lui e a chi lo circonda. Noi non smettiamo di cercare una chiave per entrare nel suo universo e alleggerire la famiglia di questo dolore”, ha detto il religioso.
Ci sono anche persone invecchiate in scenari di guerra e persecuzione anticristiana: Mubarak e Anesa, sposati da 51 anni, 10 figli e 12 nipoti, sono fuggiti da Mosul, assediata dai terroristi. Il loro discorso davanti al Papa è stato salutato dal suono delle campane a festa nella città irachena di Alqosh.
“Vogliamo dire con la nostra testimonianza che la guerra è veramente una follia e speriamo che il mondo impari da questa lezione”, ha raccontato la coppia.
In mezzo alle testimonianze di tanti nonni, è spiccata quella di un nipote. Con queste parole, Tom si è rivolto a papa Francesco come una sorta di ‘nonno dell’umanità’: “Papa Francesco, anche tu sei stato un bambino che ha ascoltato la saggezza dei nonni. Oggi sei per noi bambini come un nonno e noi ti amiamo molto. Aiutaci a far comprendere quanto è grande il ruolo dei nonni nella famiglia”.
[Fonte: Radio Vaticana]