Di Mario Vagnoni
DIOCESI – Presso il Biancazzurro, la nostra comunità diaconale si è riunita con il nostro assistente ecclesiastico don Elvezio di Matteo e con don Ulderico Ceroni per vivere un edificante ritiro spirituale insieme.
Hanno partecipato anche alcune consorti dei diaconi con figli.
Don Ulderico Ceroni ci ha guidato nella Lectio Divina del Vangelo di Lc 10,38-42 dedicato al ruolo di Marta e Maria, per spiegare il senso della diaconia cioè del servizio. Don Ulderico ci ha illustrato come tutte e due le donne servono il Signore Gesù, che il loro servizio non è in contrapposizione, ma c’è un “unum necessarium” che va rispettato. Marta come leggiamo si affanna nelle tante mansioni perché Gesù sia servito bene, ma si sente così padrona di casa da avere la pretesa di comandare anche al Signore di sollecitare la sorella Maria ad aiutarla nelle faccende domestiche. Dunque la diaconia di Marta rischia di farsi fagocitare dalle preoccupazioni, mettendo se stessi al centro del servizio.
Il ritratto di Maria è l’esempio di come noi dovremmo porci nel servizio. Innanzitutto Maria non parla come la sorella, anzi è in silenzio si getta ai piedi di Gesù ed è in ascolto della Parola del Signore. Maria ha capito che cos’è l’ “unum necessarium”: ascoltare in silenzio, ma non in modo passivo la Parola di Dio, per fare la sua Santa Volontà per poi viverla nel servizio quotidiano. Maria si lascia servire dal Signore, si lascia guidare, non ha pretese e poi compie ciò che Lui vuole. Anche Marta ascoltando le parole di Gesù che la esorta a non affannarsi troppo e a seguire l’esempio della sorella che si è scelta la parte migliore, l’ascolto, comincia un cammino di conversione e capisce che è meglio farsi servire e guidare da Gesù.
Dunque in maniera sapiente don Ulderico ci ha fatto capire che nel nostro diaconato, ma anche nel servizio quotidiano di cristiani nel mondo, di mariti, di padri è necessario prima fare come Maria che ha messo Gesù al centro del suo cuore e poi rinvigoriti dal suo Spirito Santo servire concretamente gli altri con amore, come Marta.
Dopo la lectio divina abbiamo meditato nel silenzio e nella preghiera personale questa pagina del Vangelo, riflettendo su come possiamo vivere concretamente gli insegnamenti ricevuti.
Abbiamo pregato insieme i Vespri e al termine abbiamo condiviso le nostre meditazioni.
E’ stata celebrata la messa dell’Esaltazione della croce e anche nell’omelia don Ulderico ci ha esortato a vivere la nostra diaconia come Gesù che sulla croce ha offerto come dono la sua vita al Padre per redimerci e aprirci le porte della vita eterna. Gesù è l’esempio di servo che non si risparmia mai che ama e perdona con una misericordia infinita.
Il ritiro spirituale si è concluso con una gioiosa cena fraterna.
Ringraziamo don Ulderico per averci dato una nuova chiave di lettura sul servizio a Gesù e alla Chiesa e ci auguriamo in questo anno che la nostra Comunità Diaconale possa seguire l’esempio Maria, ascoltando la Parola di Dio e facendo con amore la sua Volontà.
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