Lavoro, lavoro, lavoro è la parola che in questi giorni torna sempre più spesso come urgenza, come tema al centro del dibattito, come problema… tra numero di disoccupati che non si arresta, riforme ipotizzate e la vita concreta delle persone che ne vivono tutte le difficoltà. Tanti sono i modi per affrontare la questione, per parlare di lavoro.
L’Azione Cattolica della parrocchia di Stella di Monsampolo ha inserito la parola lavoro, tra le Parole perBene. Un ciclo di incontri su alcune parole importanti per l’edificazione del bene comune e prendersi cura della città in questo tempo, che ha già sfogliato le parole come partecipazione, legalità, speranza, corresponsabilità. Venerdì 3 ottobre presso il Bocciodromo Comunale, piazza Bachelet, di Stella di Monsampolo, alle ore 21.15, la parola Lavoro sarà messa al centro con la responsabile regionale del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica delle Marche: Antonella Marino. Il MLAC è accanto ai lavoratori e fa strada con loro, cura la formazione anche per sostenere un discernimento sulle vicende e sulle dinamiche socioeconomiche, perché la riflessione sul mondo del lavoro e sull’economia non può essere lasciato ai soli che si considerano gli “adetti ai lavoro” come finanzieri e economisti. Occorre un contributo di pensiero e presenza che rimetta al centro la persona con uno stile comunitario, come l’esperienza dell’associazionismo può indicare, perché il bene comune, la dignità della persona dovrebbero essere al centro di ogni riflessione e questione delle politiche economiche. Papa Francesco anche all’udienza al Pontificio Consiglio della Giustizia e della pace di oggi ha ricordato che il “lavoro non può essere considerato una variabile dipendente dai mercati finanziari e monetari. Esso è un bene fondamentale rispetto alla dignità, alla formazione di una famiglia, alla realizzazione del bene comune e della pace.”
Il contesto territoriale in cui viviamo è di criticità e difficoltà, il lavoro e la mancanza di esso, la precarietà generano fragilità e quelle periferie a cui papa Francesco invita tutti ad andare. Un contesto che accomuna le realtà locali del piceno e che solo insieme si può affrontare sviluppando reti condivise.
Questo tempo di cambiamenti interpella tutti e ognuno alla responsabilità, ma innanzitutto a una visione unitaria per orientare il nostro impegno concreto a trasformare e prendersi cura di questo tempo e di questo spazio. Occasioni di incontro come quella proposta dall’AC di Stella, dal Mlac della diocesi di San Benedetto sono momenti per coltivare la coscienza etica, recuperare, forse con buon senso, il patto tra generazioni e il senso della bene comune a fondamento dell’economia e del mondo del lavoro.