GROTTAMMARE – Una quercia di 160 anni è l’albero più antico del nuovo gruppo di piante secolari registrato dal Censimento degli Alberi, il progetto in corso di realizzazione da parte del Servizio Ambiente. La pianta insiste su una proprietà privata della via Valtesino e la circonferenza del suo tronco misura 400 cm. E’ questo il punto di partenza per misurare l’età di un albero.
L’ultimo aggiornamento sul Censimento degli alberi annota anche platani e varie specie di pini. Il platano davanti alla chiesa di San Pio V è quasi secolare, misura 240 cm di circonferenza, ha la stessa età, 96 anni, del Pinus Pinea individuato nel versante sud della pineta Ricciotti, quasi coetaneo a un albero della stessa specie che sta nell’area frontale alla stazione ferroviaria. Nei pressi, c’è un altro platano da 258 cm di circonferenza ( 103 anni), mentre una quercia da 310 cm (124 anni) si trova sulla via Cuprense, davanti al cimitero. E’ privato un altro Pino secolare appartenente alla specie “halepensis”: 136 anni per 340 cm di circonferenza tronco.
“E’ possibile risalire all’età dividendo la circonferenza del tronco per un coefficiente pari a 2,5. Il risultato è, comunque, un dato indicativo perché soggetto a diverse variabili derivanti dalla specie arborea, dalle condizioni climatiche e tipologia di terreno”, spiega l’agronomo comunale Elisa Mauro che si sta occupando del Censimento e aggiunge “Chiunque pensi di avere un albero secolare in giardino o vuole aiutarci nell’identificazione di altri alberi sul territorio può rivolgersi a questo ufficio”.
L’obiettivo di questa ricerca puntuale sulla vegetazione del territorio comunale – già impreziosita con il Bagolaro (Celtis australis) nel giardino di villa Azzolino, la maestosa palma di piazza Fazzini (Butia yatay) e il monumentale Pino d’Aleppo (Pinus halepensis) di via Marche – è di conoscere e misurare lo stato di salute di tutte le piante e adottare misure di tutela e conservazione delle specie di pregio, in vista di redigere il Regolamento del Verde, come ricorda l’assessore alla Sostenibilità ambientale, Daniele Mariani: “Questo è un lavoro propedeutico alla stesura di un codice comportamentale che possa regolare il rapporto tra cittadini e verde”.
Il progetto risponde ai dettami di una recentissima legge, nr. 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, che, disponendo anche sulla tutela e la salvaguardia delle essenze arboree di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale, invita i comuni ad identificare principi e criteri per il censimento degli alberi monumentali nel proprio territorio e fornire questa informazione alla rispettiva Regione, la quale, a sua volta, redige l’elenco regionale e lo trasmette al Corpo Forestale dello Stato per essere reso pubblico e disponibile a tutti mediante una banca dati nazionale.