CUPRA MARITTIMA – Pubblichiamo la lettera di Don Luigino, Don Matteo, Don DieuMerci della Parrocchia San Bassi di Cupra Marittima.
Tutti gli appuntamenti nella locandina.
“Cari Fratelli,
L’anno 2015 sarà l’anno della Vita Consacrata, come ha voluto Papa Francesco.
Noi lo iniziamo con la celebrazione della presenza centenaria delle Suore Pie Operaie dell’Immacolata Concezione a Cupra Marittima. Arrivarono il 25 ottobre 1914, prima casa, in assoluto, fuori di Ascoli dopo la fondazione ad opera del Venerabile Mons. Francesco Antonio Marcucci nel 1744.
Avremo l’occasione di riflettere sul dono di grazia che ci è dato di vivere, avendo come nostre concittadine, tre Sorelle consacrate.
«Il primato di Dio è per l’esistenza umana pienezza di significato e di gioia, perché l’uomo è fatto per Dio ed è inquieto finché in Lui non trova pace ».
Dice Papa Francesco: “I religiosi seguono il Signore in maniera speciale, in modo profetico… sono uomini e donne capaci di svegliare il mondo. … Nella finitudine umana, nel limite, nell’affanno quotidiano i consacrati e le consacrate vivono la fedeltà, dando ragione della gioia che li abita, diventano splendida testimonianza, efficace annuncio, compagnia e vicinanza per donne e uomini che con loro abitano la storia e cercano la Chiesa come casa paterna.”
Beati noi Cuprensi! Le Suore con la centenaria, operosa, educativa presenza, testimoniando il Vangelo come forma di vita, hanno fatto crescere la fede, hanno pacificato le famiglia, rinnovato la Comunità; e nello stesso tempo hanno rinnovato la Società, l’hanno resa più fraterna, feconda nella gioia.
La moltitudine di Suore che si sono susseguite in questi cento anni ci hanno mostrato la gioia di aver risposto alla chiamata del Signore, alla sua scelta di amore e di testimoniare il suo Vangelo nel servizio alla Comunità cuprense.
Le Suore Concezioniste hanno reso presente la Vergine Maria che cammina insieme ai suoi figli, nella carità, nella speranza e nella fede di chi ha un dono speciale da condividere. In Maria ognuno di noi, sospinto dal vento dello Spirito vive la propria vocazione ad andare!
Dinanzi alla testimonianza contagiosa di gioia, serenità e fecondità; dinanzi alla testimonianza della tenerezza e dell’amore verso le innumerevoli generazioni di bambini educati nella scuola materna; dinanzi alla testimonianza della carità orante, umile, discreta e concreta, nella vicinanza e nell’incontro, accogliendo e condividendo le gioie e i dolori della gente, dando “calore al cuore”, sentiamo il bisogno di ringraziare, di fare Eucaristia”.