CULTURA – Alessandro Pertosa dà alle stampe il saggio Dall’economia all’eutéleia. Scintille di decrescita e d’anarchia, per i tipi delle Edizioni per la decrescita felice (Roma 2014). Il libro è disponibile in tutte le librerie italiane e anche online (www.editoririuniti.it).
Maurizio Pallante, il principale teorico della decrescita felice in Italia, ha definito il libro di Alessandro Pertosa «un manifesto rivoluzionario, utopico e non violento che guarda all’eutéleia come a un nuovo modo di concepire le relazioni umane, sociali, politiche e comunitarie. Relazioni orizzontali e libertarie che legano gli uni agli altri in un abbraccio fraterno, grazie al quale è possibile sciogliere i risentimenti particolari, gli egoismi e le avide miopie: sì che alla fine lo spazio umano liberato dalla razionalità dell’homo homini lupus non è più luogo di competizione, ma ambito di convivialità e di rispetto, sia per l’Altro, sia per la natura circostante».
E il rispetto – il Prof. Pertosa lo esprime molto bene nel libro – contempla la misura, l’ordine, il limite che l’homo consumisticus (abitatore del nostro tempo) punta invece sempre a valicare, producendo di continuo ciò che deve essere acquistato e consumato a velocità sempre maggiore.
Da ciò, non si deve tuttavia dedurre semplicisticamente che l’Autore voglia opporre all’attuale sistema economico-consumistico un modello austero e pauperista; egli non ritiene, infatti, che sia sempre preferibile il motto «meno è meglio», perché il nodo della questione non è quantitativo, bensì qualitativo.
Difatti, si può anche “fare di più”, purché ciò abbia un impatto costantemente minore sull’ambiente e soprattutto comporti per l’uomo un impegno – in termini di fatica e di ore impiegate nel lavoro – sempre minore. È dunque l’otium l’approdo cui tendere in vista della felicità. Buona lettura!
Note biografiche dell’autore
Alessandro Pertosa (34 anni) è un filosofo freelance. An-accademico per vocazione, pensatore eterodosso rispetto a qualsiasi ortodossia, scrive di teologia, di filosofia, di economia, di bioetica. Insofferente alle etichette e alle poliedriche forme che assume il potere dispotico, è teorico della decrescita. Ama stare dalla parte degli ultimi, non tollera le competizioni e apprezza l’ozio e la lentezza. I rari momenti di nec-otium li trascorre insegnando l’arte del libero pensiero presso l’ISSR Mater Gratiae di Ascoli Piceno, dopo essere stato ricercatore in varie università. Insieme a Maurizio Pallante cura il sito-rivista www.artedecrescita.it.