Di Michela Galieni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La comunità cristiana della Sacra Famiglia di Ragnola ha salutato il diacono Giovanni Vai, chiamato a servire la comunità dal 2001, insieme con il vecchio parroco Don Osvaldo, con l’amministratore pro tempore don Ulderico Ceroni e l’attuale parroco don Francesco Ciabattoni.
Una presenza importante che ha accomunato servizio, accoglienza, certezza dell’ascolto. Accanto a questo, il diacono Giovanni ha sempre preparato la liturgia in maniera esemplare, sull’altare in mezzo ai ministri quale ponte di collegamento tra l’assemblea e la celebrazione.
Ringraziamo Dio per il servizio devoto e curato che Giovanni svolgeva durante la S. Messa – ha detto Don Francesco durante l’omelia – insieme alla solennità che usava nei riti liturgici, per intronizzare la parola di Dio e dargli la dovuta accoglienza e presentazione. Il diacono è una figura fragile, a volte senza ricompensa. Nel corso del suo servizio, la parrocchia della Sacra Famiglia è cresciuta nella fede, niente ha chiesto, ma ha dato tanto! Oggi ci sentiamo più poveri, ma imparando da lui come si serve con gratuità ci dobbiamo sentire più ricchi per metterci a disposizione della comunità.
Don Francesco si è completamente affidato alla sua esperienza pregressa, sin dall’ inizio della collaborazione dal gennaio 2012. Il diacono Giovanni ga seguito ogni necessità come consigliere moderato e saggio. Un punto di riferimento stabile, un porto di generosità in spirito di sacrificio ed umiltà, soprattutto nel momento difficile di passaggio dopo la morte dell’amato Don Osvaldo, periodo in cui in cui ha caricato su di sé quasi tutti i doveri legati alla vita della parrocchia, come mediatore, programmatore ed economo. Il diacono Giovanni conosce bene tutte le famiglie, incontrate in maniera speciale durante le benedizioni pasquali. Ha vissuto questo rapporto con gioia e gratitudine e le famiglie di Ragnola hanno ricambiato questo affetto, accogliendolo a braccia aperte. Sempre presente alla preghiera della sera col Rosario, è stato in valido assistente nel presiedere l’assemblea. Gran conoscitore delle norme liturgiche, come ministro ha annunciato Vangelo nelle solennità. Consolatore durante funerali, solidale nella gioia durante i matrimoni ed i battesimi. Oltre la liturgia, ha sostenuto le persone bisognose con i volontari della Caritas.“Ringrazio Dio per avermi fatto vivere questa esperienza di 13 anni e 58 giorni in questa parrocchia – il ringraziamento di Giovanni – in eredità vi lascio il brano dell’istituzione del Diaconato negli Atti degli Apostoli, per comprendere che il diacono deve essere sia Marta che Maria, si deve preoccupare sia degli aspetti materiali che di quelli spirituali! Gesù é stato entrambi, venuto per servire! Vi ricorderò con tanto affetto, portando nel mio nuovo servizio tutti nel cuore e nella preghiera!”
Al termine della liturgia, il diacono è stato omaggiato con un’icona della Sacra Famiglia ed un ricordo personale.
Giovanni ha quindi salutato i parrocchiani durante una piccola festa di commiato.
Tutta la comunità della Parrocchia Sacra Famiglia gli augura di continuare ad essere come quei tralci che portano frutti in abbondanza ed irradiare con il suo vigore e la sua gioia il volto di coloro che incontrerà, assicurando da parte nostra una costante preghiera ed il nostro sincero e profondo affetto insieme a tanta gratitudine. Con il suo SÌ generoso alle richieste dei parroci, continua ad essere una tesserina fedele alla volontà Dio, testimone del Vangelo della diaconia che Egli gli ha affidato.
Il caro Don Giò, dopo aver servito la comunità di Ragnola, continua la sua opera servendo altri fratelli nella parrocchia del Sacro Cuore a Centobuchi.
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