Di Emanuele Di Stefano
MONTALTO DELLE MARCHE – Dire sensazionale è poco, sbalordisce sapere che nel sottosuolo di Montalto Marche esistono testimonianze da far conoscere e che non possono rimanere nascoste.
Montalto, la “Patria Carissima di Papa Sisto V”, conserva gelosamente la sua storia anche nei sotterranei in prossimità di Viale Peretti, con un recente e casuale ritrovamento topografico, dal quale emerge un manufatto che merita la dovuta considerazione e un vero approfondimento, per verificare se detta struttura muraria sia antecedente o coincide invece con l’epoca del grande Papa.
L’apertura di un tombino, sul citato viale, ha lasciato intravedere un basamento a 4-5 metri, dove si è posato un pezzo di tubo arrugginito, mentre l’altra parte del tubo perdeva acqua, tanto da farla affiorare nelle zone sottostanti.
In superficie invece un altro scenario: la distanza dall’antico palazzo Massi Mauri al tombino, misurata su una vecchia mappa, ritrovata per l’occasione e fatta avere ai membri della locale Pro loco dalla Famiglia stessa, faceva corrispondere una voragine sotterranea che si sarebbe dovuta riempire ….
Sul rilievo topografico si nota una serie di strutture a croce e una scalinata con ben trenta gradini, e chi ha avuto modo di ricordarla, prima che fosse stata chiusa, riferisce il grande valore per la fattezza e l’antichità, pur avendola intravista ricoperta di acqua facilmente sorgiva per la limpidezza.
Il palazzo Massi Mauri, Papa Sisto V, l’ha abitato da Vescovo; il collegamento tra lo stesso e il sotterraneo è altrettanto certo: dalla porta di accesso in via Cardinal Sacconi, lo attraversa in profondità per circa 46 metri, si snoda in una stanza con la scalinata lunga circa 14 metri, facendo appunto supporre l’altezza presunta, fino a giungere nella
fondazione di circa 350 metri quadrati.
La scoperta della struttura sotterranea fa pensare che si possa trattare della fondazione di un palazzo dalle grandi dimensioni. Che sia stato quello della Signora? Di donna Camilla, sorella di Sisto V.
Doveva effettivamente sorgere in direzione della piazza, sul fronte della Basilica- Cattedrale, da lui voluta a Montalto. Una relazione di quei tempi giunta al Pontefice da Montalto, per renderlo edotto dei lavori che si stavano facendo, così recita:
“Il palazzo della Signora eccellentissima, sarà fabbricato per il principio, nobile et grande, et fondato quasi tutto, la parte verso la piazza manca solo intorno a palmi cinque per arrivare al piano”.
Allora, il prospiciente Seminario Vescovile potrebbe non essere il palazzo in questione!
Tra l’altro i documenti riportano che l’edificio doveva retrocedere per creare uno spazio più grande alla piazza; in sua assenza invece si sarebbe aperto uno sfondo collinare con la cornice dei Monti Sibillini, e al tramonto, la Chiesa prospiciente si sarebbe tinta di un rosso intenso.
L’aver individuato nei giardini dell’ex Seminario Vescovile un’apertura nel lato opposto, che prosegue per altri 20 metri in direzione di V.le Peretti, rende auspicabile un sopralluogo con personale esperto, per potersi calare in una realtà storica di valore indubbio.
Dopo questa individuazione si spera da parte della Pro Loco l’accesso degli speleologi a tali sotterranei.
0 commenti