Servizio di Nicolas Abbrescia, foto di Simone Incicco
MONTEDINOVE – Tra i “Borghi autentici d’Italia”, Montedinove è un centro che s’innalza a 560 metri al di sopra del livello del mare tra le valli dell’Aso e del Tesino.
Lì dove i fratelli del Duca partirono alla conquista dell’Italia e della Francia, tra le terre di San Thomas Becket, un prodotto autoctono prevale tra le autunnali campagne marroneggianti.
Si tratta della mela rosa dei Monti Sibillini, presente tra i 450 e i 900 metri di altitudine. L’area di questo prodotto comprende tre province marchigiane (Ascoli, Fermo e Macerata) e cinque comuni della nostra Chiesa truentina (Montelparo, Force, Comunanza, Montemonaco e la stessa Montedinove).
La mela rosa è un presidio slow food e ogni anno, in coincidenza con la raccolta, Montedinove si ferma, facendo conoscere al mondo il suo landmark gastronomico.
Passeggiando per “Sibillini in rosa”, si possono scorgere artisti, poeti, food blogger e numerosi stands gastronomici tra castagne, vino e tartufi, ma non vi è soltanto questo. Sotto la Chiesa del Crocefisso i modellisti piceni hanno allestito il loro plastico ferroviario, con tanto di treno merci con vagoni che trasportano eccezionalmente la mela rosa.
La due giorni dell’evento, quest’anno per il 1 e il 2 novembre, è stata anche occasione per una tavola rotonda denominata “Mela Rosa dei sibillini 1994-2014: vent’anni di terra madre”, alla presenza del Sindaco Antonio Del Duca, del Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Paolo D’Erasmo, dell’Onorevole Luciano Agostini, dell’Assessore regionale all’agricoltura Maura Malaspina, del responsabile del presidio slow food per la mela rosa Nelson Gentili, di Leonardo Seghetti dell’Istituto Tecnico Agrario di Ascoli e del tecnico agronomo dell’ASSAM Giovanni Borraccini.
Nel corso di tale assise è stata data importanza al ruolo di prim’ordine che riveste l’agricoltura nel contesto piceno, nonché l’importanza e la passione che i giovani hanno per questo settore.
Il giorno successivo è stato caratterizzato dai “Laboratori del Gusto”, a cura di Luca Giacomozzi (docente di Scienze degli Alimenti) e Leonardo Seghetti, nonché dalla bellissima esibizione degli sbandieratori della Piazzarola, uno dei sestieri dell’ascolana Giostra della Quintana.
Per concludere, “Sibillini in Rosa” rappresenta un tassello di “Piceno Senso Creativo”, progetto cofinanziato nell’ambito del Piano di Sviluppo Locale Piceno e realizzato da Piceni Art For Job.
Eraldo Vagnetti
Bravi Nicolas e Incicco,bellissima sintesi. Ciao e grazie Eraldo
Claudio Lupidi
Bravo, bell'articolo