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Elio Core: “Continua il dramma della povertà nel quartiere di Porto D’Ascoli”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pubblichiamo la lettera del Presidente del comitato di quartiere Elio Core: ““Continua il dramma della povertà nel quartiere di Porto D’Ascoli Centro.
Dopo la constatazione di cittadini che frugano nei cassonetti delle immondizie per un pranzo o una cena, peraltro con evidenti pericoli di carattere sanitario poiché i sacchetti nelle ore notturne sono frequentati anche da topi, gatti e cani randagi, ora il dramma continua con altri accadimenti che indignano le nostre coscienze.

Nelle ore notturne, sotto i ponti dell’autostrada e negli angoli appartati delle vie cittadine, si notano persone che dormono nelle macchine per mancanza di un tetto abitativo.
Sono scene dure.
I loro racconti sono inenarrabili che tolgono il sorriso sulle labbra alle persone che ascoltano. Fra poco siamo in inverno ed il pungente freddo si farà sentire e renderà impossibile dormire in macchina, aggravando le loro condizioni.

Alcuni cittadini che vagano nel quartiere in cerca di una doccia perché da tempo non hanno la possibilità di lavarsi. Spesso si recano dal Parroco Don Pio per mangiare e soddisfare tale esigenza.

Altri, spinti dal bisogno, per vergogna o per pudicizia, si recano in altri paesi limitrofi per chiedere elemosina negli angoli della strada.
No, tutto questo non è possibile. Sono scene che lasciano senza respiro. Siamo di fronte ad una grave situazione economica e sociale che richiede un tempestivo intervento da parte delle istituzioni Centrali e periferiche, ossia Regione, Provincia e Comune, le quali debbono porre in essere programmi straordinari per affrontare questa emergenza sociale che incombe su noi tutti.

Dunque aiuti concreti nel campo alimentare, abitativo, e finanziario prima che il fenomeno diventi ingovernabile con ripercussioni che potrebbero minare la convivenza sociale e le basi della nostra democrazia.

Il Comune, attraverso una commissione all’uopo predisposta, ha posto in essere provvedimenti per aiutare coloro che sono in difficoltà, ma da solo diventa difficile fronteggiare questa gravissima crisi economica in atto e risolvere i numerosi casi presenti sul territorio. Occorre dunque non solo la collaborazione delle Istituzioni Centrali, Regionali, Provinciali, locali, ma anche quella Europea appunto perché il fenomeno è Europeo”.

Redazione: