“La solidarietà verso la vita – accanto a queste strade e alla lodevole opera di tante associazioni – può aprirsi anche a forme nuove e creative di generosità, come una famiglia che adotta una famiglia – suggerisce il Messaggio -. Possono nascere percorsi di prossimità nei quali una mamma che aspetta un bambino può trovare una famiglia, o un gruppo di famiglie, che si fanno carico di lei e del nascituro, evitando così il rischio dell’aborto al quale, anche suo malgrado, è orientata”. Si tratta di “una scelta di solidarietà per la vita che, anche dinanzi ai nuovi flussi migratori, costituisce una risposta efficace al grido che risuona sin dalla genesi dell’umanità: ‘dov’è tuo fratello?’. Grido troppo spesso soffocato, in quanto, come ammonisce Papa Francesco ‘in questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell‘indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro!’”. Per i vescovi, “la fantasia dell’amore può farci uscire da questo vicolo cieco inaugurando un nuovo umanesimo: ‘vivere fino in fondo ciò che è umano (…) migliora il cristiano e feconda la città’. La costruzione di questo nuovo umanesimo è la vera sfida che ci attende e parte dal sì alla vita”.