“Anche i cristiani devono essere così – ha chiarito Francesco -. È tanto facile condannare gli altri, come facevano questi – i pubblicani, i peccatori – è tanto facile, ma non è cristiano, eh? Non è da figli di Dio. Il Figlio di Dio va al limite, dà la vita, come l’ha data Gesù, per gli altri. Non può essere tranquillo, custodendo se stesso: la sua comodità, la sua fama, la sua tranquillità. Ricordatevi questo: pastori a metà cammino no, mai! Cristiani a metà cammino, mai! È quello che ha fatto Gesù”. Il buon pastore, il buon cristiano “sempre è in uscita: è in uscita da se stesso, è in uscita verso Dio, è in uscita verso gli altri”. Infine, “questi scribi, farisei non ne sapevano, non sapevano cosa fosse caricare sulle spalle la pecora, con quella tenerezza, e riportarla con le altre al suo posto. Questa gente non sa cosa sia la gioia. Il cristiano e il pastore a metà cammino forse sa di divertimento, di tranquillità, di certa pace, ma gioia, quella gioia che c’è nel Paradiso, quella gioia che viene da Dio, quella gioia che viene proprio dal cuore di padre che va a salvare! ‘Ho sentito i lamenti degli israeliti e scendo in campo’. Questo è tanto bello, non avere paura che si sparli di noi per andare a trovare i fratelli e le sorelle che sono lontani dal Signore. Chiediamo questa grazia per ognuno di noi e per la nostra Madre, la Santa Chiesa”, ha concluso.
“Anche i cristiani devono essere così – ha chiarito Francesco -. È tanto facile condannare gli altri, come facevano questi – i pubblicani, i peccatori – è tanto facile, ma non è cristiano, eh? Non è da figli di Dio. Il Figlio di Dio va al limite, dà la vita, come l’ha data Gesù, per gli altri. Non può essere tranquillo, custodendo se stesso: la sua comodità, la sua fama, la sua tranquillità. Ricordatevi questo: pastori a metà cammino no, mai! Cristiani a metà cammino, mai! È quello che ha fatto Gesù”. Il buon pastore, il buon cristiano “sempre è in uscita: è in uscita da se stesso, è in uscita verso Dio, è in uscita verso gli altri”. Infine, “questi scribi, farisei non ne sapevano, non sapevano cosa fosse caricare sulle spalle la pecora, con quella tenerezza, e riportarla con le altre al suo posto. Questa gente non sa cosa sia la gioia. Il cristiano e il pastore a metà cammino forse sa di divertimento, di tranquillità, di certa pace, ma gioia, quella gioia che c’è nel Paradiso, quella gioia che viene da Dio, quella gioia che viene proprio dal cuore di padre che va a salvare! ‘Ho sentito i lamenti degli israeliti e scendo in campo’. Questo è tanto bello, non avere paura che si sparli di noi per andare a trovare i fratelli e le sorelle che sono lontani dal Signore. Chiediamo questa grazia per ognuno di noi e per la nostra Madre, la Santa Chiesa”, ha concluso.