Alcune proposte concrete alle famiglie, alle parrocchie e alle diocesi arrivano dalla Caritas Italiana per i perseguitati del Medio Oriente, all’indomani della visita di una delegazione della Conferenza episcopale italiana, guidata dal Segretario generale, monsignor Nunzio Galantino, nei campi profughi a Erbil, nel Kurdistan iracheno.
“Oltre al milione di euro messo a disposizione dalla Cei per la prima emergenza e per i 2 milioni e trecentomila euro destinati alla costruzione di un’Università cattolica, entrambi stanziati dai fondi otto per mille”, spiega la Caritas, “i vescovi locali hanno chiesto di avviare una collaborazione a più lunga scadenza”. Per questo sono nati tre progetti particolari: il primo, “Progetto Famiglia”, riguarda la realizzazione di gemellaggi con famiglie di profughi, finalizzati ad assicurare un minimo dignitoso a una famiglia di 5 persone. Le formule di sostegno sono per un mese (140 euro), per un trimestre (420 euro), per un semestre (840 euro) o per un anno (1.680 euro). Il “Progetto Casa” invece, intende sostenere l’acquisto di 150 container per l’alloggio di altrettante famiglie. Ogni container costa 3.140 euro. Infine, il “Progetto Scuola” riguarda l’acquisto di 6 autobus per il trasporto dei bambini in 8 scuole a Erbil e a Dahuk: ogni pullman costa 40.720 euro.
Sul sito della Caritas italiana (www.caritas.it) sono disponibili informazioni per sostenere i progetti.