ACQUAVIVA PICENA – Un innovativo sistema che crea reti di creatività e realizzazione di nuove aziende: è questo il senso di RolandHub, contenitore del workshop “Refreshing design” avviato lo scorso 27 ottobre e la cui prima fase è terminata oggi, venerdì 7 novembre, all’interno degli spazi della Roland DG Mid Europe, azienda che si occupa di periferiche per la stampa, stampa&taglio, incisione e modellazione, che ha sede nella zona industriale di Acquaviva, con filiali anche a Milano, Lione e Parigi (la casa madre è giapponese).
Una rete composta, oltre che dagli esperti Roland, anche dai designer diplomati al Master in “Eco-Design & Eco-Innovazione” attivato dalla scuola di architettura e design “E. Vittoria” dell’Università di Camerino e coinvolti nell’esperienza di EcodesignLab S.r.l., e alla quale si sono aggregati anche artigiani tradizionali, artigiani tecnologici e “Makers”, ovvero un nuovo genere di creativi e artigiani che “sanno fare”, utilizzando al contempo la tecnologia digitale e la manualità necessaria alla realizzazione di nuovi prodotti.
La prima fase di RolandHub ha visto la formazione di gruppi di lavoro compositi, con l’obiettivo di creare nuovi prodotti partendo dal riuso di materiali di scarto dall’uso quotidiano e industriale. “La sostenibilità ambientale è alla base dell’approccio che abbiamo dato a questa esperienza – spiega Lucia Pietroni, presidente dello spin off EcodesignLab – Ed è un aspetto fondamentale per restare poi sul mercato”.
Perché la sfida di RolandHub è proprio questa: lanciare produzioni innovative con nuove imprese che riescano a vincere la sfida del mercato. “L’obiettivo è quello di avere almeno uno spin-off ogni due anni, frutto di questa esperienza” – afferma il presidente di Roland DG Mid Europe Stefania Cimino. E aggiunge “A tal proposito dopo questa prima fase, Roland supporterà, anche con l’aiuto della Partner S.r.l., azienda esperta nella gestione d’impresa, la nascita di start up che possano poi gestire autonomamente i prodotti nati dalla fase creativa di RolandHub”.
“Per noi questa esperienza del RolandHub è sicuramente un arricchimento, perché le nostre periferiche vengono usate da creativi che ne fanno un uso innovativo rispetto a quello consueto, utilissimo per comprendere nuove potenzialità della nostra tecnologia – continua Stefania Cimino – con l’obiettivo inoltre, di fornire patrimonio tecnico, esperienziale e professionale al territorio al quale siamo connessi”.
I circa cinquanta professionisti impegnati in questa prima fase di RolandHub – di cui trentacinque designer – hanno avuto modo di integrare le proprie competenze: “I designer ad esempio sono già operativi nel mondo del lavoro, ma spesso consegnano il loro lavoro all’artigiano senza interessarsi della fase manuale di produzione o conoscere le tecniche pratiche di realizzazione. E viceversa per gli artigiani” assicura il presidente.
Ma la vera innovazione, più nei prodotti che saranno creati da questa esperienza, sta nella filosofia sottesa e voluta da Roland: “Stiamo lavorando per la vera produzione italiana del Terzo Millennio – spiega Giovanni Re, community manager – Quindi non solo produzione di pezzi unici su richiesta specifica del cliente che può scegliere on line colori, linee, dimensioni, ma anzi un’interazione con il cliente che diviene lui stesso creativo e progettista e aiuta l’evoluzione e l’affermazione delle idee create.
Nelle prossime settimane RolandHub selezionerà tra le idee proposte quelle più adatte alla sfida del mercato e, nel giro di qualche mese, potrebbero partire delle start-up innovative. Buone notizie, finalmente, dal Piceno.