SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Le Marche sono la terza regione italiana per rischio di morte per overdose. Eroina e cocaina restano stabili, con un’evidente mancanza nella riduzione del fenomeno. L’alcol risulta ancora una volta la sostanza più utilizzata a fianco di una nuova tipologia di abuso; quella gli psicofarmaci senza prescrizione medica, che vede l’Italia è al primo posto nella classifica Europea
In Italia. Oltre 2,3 milioni. E’ questo il numero totale stimato dei consumatori di sostanze psicoattive (occasionali o dipendenti) in Italia, secondo il risultato dell’ultima indagine sulla popolazione generale (Gps-Dpa) condotta nel 2012. Un dato ripreso dalla relazione annuale al Parlamento 2014 sull’uso delle sostanze stupefacenti e le tossicodipendenze in Italia, resa nota il 15 settembre dal Dipartimento per le politiche antidroga (Dpa). I dati riferiti dal Dipartimento segnalano una contrazione dei consumi nel 2012 tra la popolazione compresa tra 15 e 64 anni per tutte le sostanze prese in esame.
L’Italia, nel confronto con gli altri Paesi europei si posiziona al 1° posto per utilizzo di psicofarmaci senza prescrizione medica, al 23° per il consumo di cannabis, al 18° per la cocaina, al 26° per le amfetamine e al 29° per l’ecstasy. All’8° posto è l’Italia per il consumo di eroina. Rimangono invariati rispetto al quadro europeo, i decessi per droga, nel solo 2013 sono stati registrati 344 morti, di cui 308 maschi e 36 donne. L’età media è di 38 anni per la cocaina e di 40 anni per l’eroina. Nel 42,4% dei casi il decesso è stato ricondotto all’eroina, nell’8,4% alla cocaina, mentre nel 3,8% al metadone.
Il nostro Paese è tra gli stati europei con il più elevato numero di utenti in trattamento con età superiore a 39 anni, in Europa è il 15,3% mentre in Italia il 31,3%. Altro dato interessante riguarda le fasce d’età delle persone in trattamento terapeutico; mentre in Europa le persone in trattamento tra i 15-19 anni sono il 17,4% in Italia sono solo 8,8%. Le sostanze primarie maggiormente consumate dagli utenti in trattamento risultano essere gli oppiacei (71,5%), la cocaina (16,9%) e la cannabis (10,0%). In Europa si consuma meno eroina che in Italia il 71,5% contro il 47,7%, mentre il dato sulla cocaina è pressoché uguale 16,9% contro il 14,4% ed un consumo nettamente inferiore di cannabis il 10% contro il 26,3%. Nel 2013 i detenuti negli istituti penitenziari per violazione del DPR 309/90 e successive modifiche, rappresentano il 32,1% dei totali ingressi in carcere. Ammonta a 59.390 persone la popolazione carceraria totale di cui 19.069 è il numero ingressi per violazione del DPR 309/90. La percentuale dal 2001 al 2013 è rimasta pressoché invariata 2001 34,9% – 2013 32,1 %. Un altro dato interessante per l’analisi complessiva del sistema delle Dipendenza Patologiche in Italia è quello relativo alle persone in trattamento con terapia sostitutiva. L’Italia ha il numero più alto di persone in trattamento con terapia sostitutiva (98.460 persone) dopo il Regno Unito (171.082) e seguita dalla Spagna (76.263).
La Regione Marche. Nel panorama nazionale il Centro Italia risulta essere, per la popolazione scolastica (15-19), il più problematico posizionandosi al primo posto per consumo di cannabis, cocaina e eroina. I dati sono aderenti a un altro record nero tutto marchigiano, quello dei sequestri, nel complesso la quantità di sostanze stupefacenti sequestrata nelle Marche dal 2008 è aumentata di 11 volte contro un aumento di 1,6 volte a livello nazionale. Il porto di Ancona difatti si conferma come il centro più importante della circolazione della droga non solo nella regione ma in tutta Italia per la sua posizione esposta ai mercati criminali dell’Est Europa. I dati relativi al consumo di eroina e cocaina nelle Marche sono invariati e questa mancata riduzione del fenomeno, oggi conferma il quadro allarmante delle morti per overdose. La regione Marche è la terza regione italiana per rischio di morte per overdose: su 100.000 abitanti il tasso medio è del 1,33 calcolato dal 2007 al 2012. Un tasso di mortalità che è andato crescendo negli anni passando da 1,62 del 2007 a 1,68 del 2012. La media nazionale è sullo 0,77.
In controtendenza rispetto ai dati che si riferiscono all’abuso e alle morti, sono i numeri delle prese in carico da parte delle strutture C.R.E.A (Coordinamento Regionale Enti Accreditati).
Diminuiscono gli utenti marchigiani nelle comunità terapeutiche del C.R.E.A. (Coordinamento Regionale Enti Accreditati): passano infatti dai 325 del primo semestre del 2013 ai 284 dello stesso periodo del 2014. Rimangono invece molto simili le caratteristiche delle persone accolte. La tipologia prevalente di dipendenza è quella da eroina (71,4% nel 2013, 75% nel 2014), seguita da alcol (20% circa nei due periodi) e cocaina (4% nel 2013, 5,9% nel 2014). Le fasce di età più rappresentate sono quelle che vanno dai 21 ai 45 anni di età. Gli utenti sono soprattutto liberi o separati (80% circa), hanno un’istruzione media inferiore (64% circa) o il diploma di scuola superiore 30% circa). I percorsi terapeutici hanno un esito positivo in più della metà dei casi mentre l’abbandono ha riguardato il 24,5% dei casi nel primo semestre del 2013 e il 31,5% nello stesso periodo del 2014. Il periodo completo di trattamento dura in media un anno e mezzo, mentre gli episodi di abbandono del percorso terapeutico si verificano in media dopo sette mesi circa.
I numeri sul fenomeno regionale, sono stati elaborati incrociando i dati dell’Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA), della Relazione annuale al Parlamento “Uso di sostanze stupefacenti e tossicodipendenze in Italia” e dell’Osservatorio Epidemiologico della Regione Marche (OED). La relazione è stata presentata all’interno della conferenza stampa che si è tenuta mercoledì 12 novembre in Sala Giunta presso il Comune di San Benedetto del Tronto. I dati sono stati introdotti da Riccardo Sollini e Enzo Gravina referenti dell’OED, con il contributo di Margherita Sorge Assessore alle politiche sociali, culturali e turistiche del Comune di San Benedetto del Tronto.
Il quadro epidemiologico delle Dipendenze Patologiche sarà analizzato all’interno del Convegno annuale del C.R.E.A. Coordinamento Regionale Enti Accreditati della Regione Marche, “Osserva, Immagina, CREA” che si terrà il 19 novembre presso il Pala Riviera di San Benedetto del Tronto (AP). Il convegno fornirà un’analisi dettagliata del sistema delle dipendenze patologiche nella regione Marche, a fronte della riprogrammazione sanitaria e dell’offerta clinica. Il tema sarà analizzato da un punto di vista dell’offerta di cura proposta dal servizio pubblico e dal privato sociale accreditato, grazie ai dati forniti dall’O.E.D. Osservatorio Epidemiologico Regionale. Inoltre all’interno della tavola rotonda: “La riorganizzazione del Dipartimento Politiche Antidroga. Quali sono le prospettive del Sistema Regionale Marchigiano”, saranno poste le basi per la redazione di un documento programmatico o meglio codice etico, che faccia da spartiacque con quanto è stato fatto in passato, sia dal C.R.E.A. che a livello politico e sanitario. Sono previsti 3.5 crediti ECM.
Saranno ospiti del Convegno “Osserva, Immagina, CREA”: Vito Mancuso – Filosofo e teologo, Giuseppe Frangi – Direttore magazine Vita, Silvio Cattarina – Psicologo e psicoterapeuta, Gianluca Busilacchi – Presidente V commissione Regione Marche, Riccardo Sollini – Coordinatore progetto C.R.E.A. II, Giovanni Feliziani – Direttore integrazione Socio Sanitarie Asur Marche, Marco Nocchi – Responsabile P.O. Prevenzione e contrasto del disagio sociale delle dipendenze patologiche Regione Marche, Francesco Cicchi – Presidente C.R.E.A., Stefano Trovato – Direttivo C.R.E.A.
Per info:
Sara Pontani / segreteria@creacoordinamento.it / 331 1902758
Giuseppina Pica / ufficiostampa@creacoodinamento.it / 349 2607534
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