“Urgono misure improrogabili”: è l’appello al governo pakistano della Conferenza Episcopale del Pakistan e dall’Associazione dei Superiori Maggiori. Lo riferisce oggi l’agenzia Fides. La missiva, che si rivolge all’esecutivo e alla Corte suprema, protesta contro l’intolleranza religiosa sempre più violenta in Pakistan, e in riferimento a Shahzad Masih e Shama Bibi (la giovane coppia di sposi cristiani bruciata viva per presunta blasfemia) per cui è reclamata un’inchiesta, e ricorda che “la giustizia sommaria viola la Costituzione e il Codice Penale”. Nel testo, che è firmato dal Presidente dei vescovi, l’arcivescovo di Karachi monsignor Joseph Coutts e dal rappresentante dei Superiori maggiori, padre Pascal Paulus, si esigono provvedimenti per fermare l’abuso della legge sulla blasfemia e prevenire episodi di tanta brutalità addestrando la polizia che viene accusata di “negligenza”.

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