prostituzione“Quella che avviene ogni giorno e ogni notte lungo le nostre strade e in molti locali è una violenza continua, sessuale, fisica e psicologica, ai danni di giovani donne provenienti da situazioni di povertà, di emarginazione, di disperazione.
Spesso questa violenza si traduce anche in percosse fisiche, a volte anche in omicidio”. Lo sottolinea Giovanni Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Ricordando Venetita, una donna romena di 46 anni, massacrata di botte e poi lasciata morire per terra, la notte tra il 23 e il 24 novembre, nell‘area di un distributore di benzina sulla strada che da Verona porta al Lago di Garda, la Comunità chiede al Governo italiano “un Piano antitratta che affronti con coraggio il problema, scoraggiando anzitutto la ‘domanda, fonte di tutte le forme di sfruttamento’ come dice la Direttiva Ue n.36/2011” e che “l‘Italia adotti il modello nordico, che vieta l‘acquisto di prestazioni sessuali, perché è l‘unico che rispetti la piena dignità della donna, e il solo a livello europeo che abbia dimostrato di poter ridurre il fenomeno della prostituzione e della criminalità ad essa collegata”.
Sul sito www.apg23.org continua la petizione on line “Insieme per liberare dalla schiavitù della prostituzione.

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