Qualora venisse approvata, aggiunge padre Pizzaballa, “questa legge farebbe sentire i cittadini arabi di Israele sempre più ospiti a casa loro. Come dire che hanno diritti ma non sono uguali agli altri”. Secondo il religioso francescano “si tratta, comunque, di una legge molto discussa anche all’interno del mondo ebraico e ci sono forti pressioni per cambiarla. Questa proposta fa parte delle dinamiche cui stiamo assistendo in questo periodo segnato da grandi lacerazioni e divisioni interne ad Israele”. “Come Chiese locali – è la conclusione – seguiamo da vicino l’evoluzione della vicenda. Non vogliamo intervenire troppo per non suscitare polemiche di cui non si sente il bisogno, ma siamo preoccupati per i diritti delle minoranze”.