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Domenica il Vescovo Carlo Bresciani aprirà solennemente l’Anno della Vita consacrata in cattedrale

DIOCESI – Pubblichiamo la lettera del segretario CISM p. Gabriele di Nicolò e della segretaria USMI Sr M. Alfonsa Fusco:

“Carissimi consacrati e consacrate, presbiteri diocesani e diaconi, fratelli e sorelle laici,
il santo padre Francesco, il 29 novembre dello scorso anno, alla fine dell’incontro con 120 Superiori generali di Istituti maschili, annunciava che l’anno 2015 sarebbe stato dedicato alla Vita Consacrata, la notizia fu accolta con un lungo applauso.

Questo anno, che andrà dal 29/30 novembre 2014 al 2 febbraio 2016, è stato pensato nel contesto dei 50 anni del Concilio Vaticano II e in particolare nella ricorrenza dei 50 anni dalla pubblicazione del Decreto conciliare Perfectae caritatis sul rinnovamento della vita consacrata. Il Concilio ha rappresentato un soffio dello Spirito non soltanto per l’intera Chiesa ma, forse in modo particolare, per la vita consacrata.

Siamo pure convinti che in questi 50 anni la vita consacrata ha percorso un fecondo cammino di rinnovamento, non esente certamente da difficoltà e fatiche, nell’impegno di seguire quanto il Concilio ha chiesto ai consacrati: fedeltà al Signore, alla Chiesa, al proprio carisma e all’uomo di oggi.
Proprio perché riconosciamo in questi 50 anni che ci separano dal Concilio un momento di grazia per la vita consacrata, in quanto segnati dalla presenza dello Spirito che ci porta a vivere anche le debolezze e le infedeltà come esperienza della misericordia e dell’amore di Dio, vogliamo che questo Anno sia un’occasione per fare “memoria grata” di questo recente passato . Ecco il primo obiettivo dell’Anno della vita consacrata.

La vita consacrata, come ricordava il Papa Francesco nell’incontro con i Superiori generali, «è complessa, è fatta di peccato e di grazia». In questo Anno vogliamo riconoscere e confessare la nostra debolezza, ma vogliamo anche “gridare” al mondo con forza e con gioia la santità e la vitalità che sono presenti nella vita consacrata. Quanta santità, tante volte nascosta ma non per questo meno feconda, nei monasteri, nei conventi, nelle case dei consacrati, che porta questi uomini e donne ad essere “icone viventi” del Dio “tre volte santo”! Questa convinzione ci porta a confessare con l’Apostolo che «dove abbondò il peccato, soprabbondò la grazia». Invitiamo anche tutti voi pastori, presbiteri e laici, ad unirvi al nostro ringraziamento per il dono della vita consacrata al mondo e alla stessa Chiesa.

Con lo sguardo positivo su questo tempo di grazia che va dal Concilio ad oggi, vogliamo – ed ecco il secondo obiettivo – “abbracciare il futuro con speranza” . Siamo ben coscienti che il momento presente è «delicato e faticoso», come affermava Giovanni Paolo II in Vita consecrata (cf VC 13) e che la crisi che attraversa la società e la stessa Chiesa tocca pienamente la vita consacrata. Ma vogliamo assumere questa crisi non come l’anticamera della morte, ma come un kairos , un’occasione favorevole per la crescita in profondità e, quindi, di speranza, motivata dalla certezza che la vita consacrata non potrà mai sparire nella Chiesa, poiché «è stata voluta dallo stesso Gesù come parte irremovibile della sua Chiesa» (Benedetto XVI ai Vescovi brasiliani in Visita ad limina , 5 nov. 2010). Di fronte a tanti “profeti di sventura” vogliamo rimanere uomini e donne di speranza; una speranza che non si basa sui nostri “carri e cavalli”, cioè sulle nostre forze, sui nostri numeri, ma su Colui nel quale abbiamo riposto la nostra fiducia. In Lui nessuno ci ruberà la nostra speranza.

Questa speranza non ci risparmia, e di questo sono ben coscienti i consacrati, di vivere il presente con passione – terzo obiettivo di questo Anno della vita consacrata. La passione parla di innamoramento, di vera amicizia, di profonda comunione… Di tutto questo si tratta quando parliamo di vita consacrata, ed è questo che dà bellezza alla vita di tanti uomini e donne che professano i consigli evangelici e seguono “più da vicino” Cristo in questo stato di vita. L’Anno della vita consacrata sarà un momento importante per “evangelizzare” la propria vocazione e testimoniare la bellezza della sequela Christi nelle molteplici forme in cui si esprime la nostra vita. I consacrati raccolgono il testimone lasciato loro dai rispettivi fondatori e fondatrici. Spinti anche dal Papa Francesco, in questo Anno vogliono «svegliare il mondo» con la loro testimonianza profetica, particolarmente con la loro presenza nelle periferie esistenziali della povertà e del pensiero, come il Papa Francesco ha chiesto ai Superiori generali.

I consacrati e le consacrate sono coscienti che, oltre a raccontare la grande storia che hanno scritto nel passato, sono chiamati a scrivere una non meno bella e grande storia nel futuro (cf. VC 110). Tutto questo porterà i religiosi e i consacrati a continuare il rinnovamento proposto dal Concilio, potenziando la loro relazione con il Signore, la vita fraterna in comunità, la missione, e curando una formazione adeguate alle sfide del nostro tempo, in modo da «riproporre con coraggio» e con «fedeltà dinamica» e creativa (cf. VC 37) l’esperienza dei loro fondatori e fondatrici.

Ecco gli obiettivi principali di questo Anno della vita consacrata, per il quale ringraziamo di cuore il Santo Padre Francesco.

Nella nostra Diocesi vogliamo valorizzare questo anno attraverso alcune particolari iniziative e siamo invitati tutti a ritrovarci in Cattedrale

Domenica 30 novembre, alle ore 17,30, in una Concelebrazione Eucaristia presieduta dal nostro vescovo, Mons. Carlo Bresciani, per una solenne apertura di questo anno.

Poi proponiamo di inserire nella preghiera dei fedeli (soprattutto domenicale), una intenzione che verrà inviata a tutti i parroci mensilmente.

Poi invitiamo parrocchie e santuari a proporre una adorazione almeno mensile caratterizzata dall’attenzione alla vita consacrata.

Altri momenti (come quello del 2 febbraio, Giornata per la Vita Consacrata, preceduto da una lectio del nostro vescovo il 25 gennaio per tutti, l’adorazione in cattedrale ogni giovedì di Avvento, Quaresima, la Settimana Eucaristica ecc.

Tutte queste ed altre iniziative verranno segnalate e ricordate attraverso l’utilizzo dei mezzi comunicazione diocesana di volta in volta.

In attesa di ritrovarci insieme fraternamente in un grande rendimento di grazie nell’Eucaristia del 30 novembre sopra segnalata e per augurarci di vivere l’Avvento nello spirito della conversione personale ed ecclesiale, rivolgiamo a tutti il nostro saluto nel Signore con lo scambio della  preghiera”.

Redazione: